La forza centrista non entra al Senato con la lista unica ma ottiene una discreta rappresentanza alla Camera. Scelta civica approda a Montecitorio con i capolista Gea Schirò Planeta e Andrea Vecchio. Il leader Udc Gianpiero D'Alia ottiene il seggio di deputato, dovrà però scegliere per quale circoscrizione optare. A seconda della sua scelta andrà a Montecitorio uno fra Giovanni Pistorio e Ferdinando Adornato.

Il capolista al Senato in Sicilia del Movimento per l'autonomia apre le porte della sua casa per un'intervista fiume a pochi giorni dal voto. Berlusconi è stata la scelta per "vivere".  Per le amministrative? "Sono sicuro, vinceremo". A Leanza, Pistorio e D'agostino l'ex governatore augura "buona fortuna". Su Twitter: #LiveEleCT

Giampiero D'Alia, insieme ai dirigenti regionali dell'Udc siciliano, hanno presentato a Catania i volti etnei candidati alla Camera e al Senato. "Monti premier e l'Udc al parlamento rappresenta la vera alternativa ad una destra e sinistra fallimentare". "Catania - secondo Leanza - può diventare protagonista nazionale del partito di Casini". Su Twitter: #LiveEleCT

Il deputato regionale Marco Forzese decide di non candidarsi alle nazionali e domani spiegherà le sue ragioni. Il comunicato stampa dell'incontro parla di prevaricazioni e favoritismi: è l'annuncio di una guerra interna tra gli storici centristi e le new entry provenienti dal Partito dei siciliani.

Il segretario provinciale dell'UDC, Salvo Calogero, accoglie con favore l'adesione dei due ex esponenti del Movimento per l'Autonomia al partito di Casini. Si guarda già al prossimo appuntamento delle comunali, dopo le feste di natale sarà convocata una riunione in merito.

L'ex deputato regionale scrive una lunga lettera per spiegare il suo addio: "L'ex governatore come Milazzo? Sbagliato, per Raffaele l'autonomia era solo un mezzo e non il fine dell'azione politica".

La Commissione di garanzia, interviene dopo l'intervista rilasciata a LiveSiciliaCatania, sostenendo che:  "l'improvvisa esplosione di un dissenso mai manifestato in passato fino al momento dell'elezione del nuovo Presidente della Regione".

La Commissione di garanzia: stupisce "l'improvvisa esplosione di un dissenso mai manifestato in passato fino al momento dell'elezione del nuovo Presidente della Regione".

I giudici della suprema Corte hanno rigettato il ricorso presentato dall'ex assessore regionale alla Sanità, senatore ed esponente del Partito dei siciliani, contro la sentenza d'appello della Corte dei Conti che lo aveva condannato poco più di 49 mila euro.

Il segretario lascia "per determinare una fase nuova di confronto e di democrazia diretta all'interno del movimento". L'annuncio a una riunione di partito a Caltanissetta, disertata dai più vicini all'ex governatore. A Live Sicilia Pistorio spiega la sua scelta. A gennaio  il congresso

Il senatore commenta le dichiarazioni del leader de La Destra, secondo cui alcuni esponenti del partito di Raffaele Lombardo sosterrebbero Rosario Crocetta per frenare la corsa a governatore di Nello Musumeci: “Le 'straordinarie rivelazioni' di Storace, si sono in realtà dimostrate insignificanti, false e totalmente senza fondamento".

CATANIA – “Si susseguono in questi giorni svariati sondaggi effettuati con tecniche casuali diverse e livelli di affidabilità opinabili” sulle regionali in Sicilia. Lo afferma il segretario del Partito dei siciliani-Mpa, Giovanni Pistorio, che auspica un “intervento della magistratura”. “Nei diversi sondaggi le percentuali di voto del Pds-Mpa, ma anche di altri partiti – aggiunge il senatore – variano in modo assolutamente illogico […]

Il segretario del Partito dei Siciliani commenta un editoriale apparso su un quotidiano: "Lo Statuto venne approvato per frenare il percorso indipendentista. E' naturale quindi affermare che, se lo si vuole eliminare, ritornerebbe attuale l'aspirazione indipendentista".

Il segretario del Partito dei Siciliani commenta un editoriale apparso su un quotidiano: "Lo Statuto venne approvato per frenare il percorso indipendentista. E' naturale quindi affermare che, se lo si vuole eliminare, ritornerebbe attuale l'aspirazione indipendentista".