Il fratello di Maurizio Di Gati, Beniamino (nella foto), continuava a ricevere la metà dello stipendio da necroforo da parte del comune di Racalmuto nonostante l'arresto risalente al 2006. La commissione prefettizia che guida il municipio, dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, l'ha licenziato senza preavviso.