Racalmuto, Cavallaro declina: | "Serve un sindaco presente" - Live Sicilia

Racalmuto, Cavallaro declina: | “Serve un sindaco presente”

Felice Cavallaro

Dopo l'appello di Lo Bello e Montante, pubblicato sul giornale online Malgrado Tutto, il giornalista del Corriere della Sera replica: "La città ha bisogno di un sindaco sempre presente e uno con il mio lavoro difficilmente potrebbe esserlo".

La proposta di confindustria
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PALERMO – Un Comune sciolto per mafia, Racalmuto, che si avvia prematuramente alla campagna elettorale. Un giornalista, Felice Cavallaro, proiettato verso una candidatura virtuale dalla quale prende oggi le distanze. Era cominciato tutto qualche giorno fa, sul giornale online Malgrado Tutto, dove Ivan Lo Bello e Antonello Montante, rispettivamente vice presidente nazionale di Confindustria e presidente di Confindustria Sicilia, avevano proposto la candidatura alla poltrona di primo cittadino di Racalmuto del giornalista del Corriere della Sera. La scelta – avevano chiarito i due – era direttamente ispirata al modello virtuoso della ‘strada degli scrittori’, ideato dallo stesso Cavallaro, da sempre fortemente impegnato nella città di sciasciana memoria.

Ora, però, è lo stesso giornalista a prendere le distanze da questa proposta: “Sono lusingato – scrive Cavallaro dalle colonne di Malgrado Tutto -, ringrazio chi ha proposto questa candidatura, ma a Racalmuto c’è bisogno di un sindaco sempre presente e uno che fa il mio lavoro difficilmente potrebbe esserlo. Cambiare mestiere, perché di questo si tratta, dopo tanti anni, per quanto mi riguarda è un po’ complicato”. Eppure l’accorata esortazione di qualche giorno fa da parte dei due leader di Confindustria, pubblicata sulle colonne dello stesso quotidiano, era stata chiara: “Nel momento in cui a Racalmuto si discute sulla figura del prossimo sindaco – avevano chiarito Lo Bello e Montante -, ci permettiamo di fare appello alle forze politiche e sociali, alla società civile, ai giovani e a tutti coloro ai quali stanno a cuore i temi della legalità, a Racalmuto, ma non solo, affinché chiedano un ulteriore impegno a Felice Cavallaro per offrire il suo sforzo, già fattivo e quotidiano, candidandosi a primo cittadino di Racalmuto”.

Parimenti decise, dall’altro lato, le parole del giornalista del quotidiano di via Solferino che nella replica odierna ha precisato: “Volevo accendere i riflettori su Racalmuto, non sulla mia faccia. Bisogna considerare la fondazione Sciascia come motore propulsivo, quale meccanismo virtuoso, capace di unire tutto quello che riguarda il territorio e la cultura. Perché turismo e cultura possono davvero creare occupazione. Spero di poter contribuire a realizzare, assieme a tutti gli altri, questo progetto. Un sindaco, invece, si deve occupare di tante altre cose”.


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