Ultimo in ordine di tempo il maxi colpo messo a segno di tre anziani in salita Belmonte, all'Aquasanta, di oltre dodicimila euro.

Balordi in azione tra Motta Sant'Anastasia e Paternò: rapine compiute ai danni di distributori di benzina.

Due distinte rapine e rispettivi incassi portati via.

Ci sarebbero stati anche i “furti con strappo” tra le attività che rimpinguavano le casse del mandamento mafioso di Porta Nuova, a Palermo.

Due persone, Tommaso Tutone, di 18 anni, e Antonino Palazzotto, di 21, sono state fermate a Palermo da agenti delle squadre mobili di Trapani e Palermo perché ritenuti due dei malviventi che in 11 giorni, tra il 17 maggio scorso e martedì scorso hanno rapinato a Trapani tre filiali del Monte dei Paschi di Siena.

In manette Giovanni Scurato, accusato di essere l'autore, in concorso con ignoti, di tre rapine avvenute tra aprile e maggio.

Massimo Carista, appena diciottenne, era riuscito a mettere a segno tre rapine in poche ore, scappando con un bottino complessivo di sedicimila euro. Ad incastrarlo, le impronte digitali.

I carabinieri hanno smantellato una organizzazione criminale che operava tra Palermo e alcuni comuni della valle del Belice.

Quattro persone sono state arrestate. Sgominata una gang che si sarebbe resa responsabile di rapine e sequestri.

Da marzo ad oggi lievita il numero dei colpi messi a segno nella notte, negli hotel di Palermo. Intorno alle 4 è stato un rapinatore solitario a minacciare il portiere dell'ex motel Agip e a fuggire con 250 euro.

Rosalia Augello, 28 anni, già madre di due figli e in attesa di un altro, progettava i colpi, entrava in azione fingendosi moglie di uno dei suoi complici e dirigeva tutte le fasi delle rapine. In un episodio ha portato con sé il suo bambino, per rendersi credibile agli occhi del titolare di un Compro oro. Attualmente in gravidanza, è finita ai domiciliari.

Un gruppo di palermitani era diventato l'incubo dei commercianti di Bagheria. Sette rapine in pochi mesi. Tutte messe a segno a Bagheria. A fare da apripista una donna che teneva sotto braccio il figlio di dieci anni.

Tra gli arrestati anche due minorenni. Quattro degli uomini finiti in manette, avevano rapinato un supermercato Fortè in via Albiri e la farmacia Di Fatta in via dell'Orsa Minore. Il quinto, insieme ad un complice si era fatto consegnare 600 euro da una tabaccheria in via dei Nebrodi.

In manette tredici persone, di cui otto palermitani. I colpi sarebbero stati commessi in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. L'operazione è stata denominata "Johnny Stecchino" perché, come nel film, i malviventi parlavano tra loro al telefono in dialetto.