Il Procuratore di Catania evidenzia come il capo del "gruppo della stazione" Pippo Zucchero riusciva ad impartire gli ordini da dietro le sbarre. E poi c'è l'invito alla lotta culturale per piegare le resistenze di chi ancora ha paura di denunciare.

Arrestato un 23enne incensurato. Scoperto anche un locale dove era nascosta la droga che serviva a rifornire una piazza di spaccio gestita dal Clan Santapaola.

Seconda udienza del processo che si celebra con il rito abbreviato per nove esponenti della famiglia Assinata di Paternò accusati di essere gli estortori di Carmelo Reitano che li ha denunciati ai carabinieri. Cinque le parti civili: l'Asaee, la Fai, i comuni di Paternò e Catania, la Provincia.

Coppole, messe a posto, affari e "amici della famiglia". Il pentito Giuseppe Mirabile vuota il sacco. Per Zuccaro, colpito da un capogiro, viene chiesto lo stralcio. TUTTE LE DICHIARAZIONI.

Prima udienza dei difensori di Raffaele Lombardo davanti al Gup Rizza nel processo per concorso esterno e voto di scambio aggravato. Per la prima volta l’ex Governatore si è presentato in aula accompagnato dalla moglie Saveria Grosso e dal figlio e deputato regionale Toti Lombardo. Al centro le accuse dei collaboratori di giustizia.

Affiliato all’età di 18 anni, nel 1981 fondò la famiglia mafiosa di Caltagirone. Vicino ai corleonesi di Totò Riina, di lui Calderone ha detto “Provava piacere ad uccidere”.

Giuseppe Mangion non ha rispettato gli obblighi della sorveglianza speciale. A beccarlo e riconoscerlo i carabinieri di Catania.

I verbali inediti dell'ex capo militare dei Santapaola adesso pentito: “Il busto reliquario di Sant'Agata non poteva essere portato da chiunque, ma solo da santapaoliani, mentre gli appartenenti al clan Cappello potevano portare lo scrigno”. SECONDA PUNTATA.

L'indagine è partita nel novembre del 2012 dopo che un noto imprenditore ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini per ottenere somme di denaro per conto di Cosa Nostra etnea.

Il Riesame, attraverso due dettagliate ordinanze, ha confermato la misura di custodia cautelare in carcere per il boss Maurizio Zuccaro. Il procuratore Giovanni Salvi ai microfoni di LiveSiciliaCatania commenta: "Attraverso intercettazioni ambientali video siamo riusciti a documentare che Zuccaro si procurava degli autosalassi, artifizio che gli ha permesso di evitare per anni il carcere. Si tratta di un pericoloso delinquente già condannato all'ergastolo". Per il capo dell'ufficio della procura di Catania questa decisione del Tribunale rappresenta un "segnale importante per la lotta alla mafia. Noi andiamo avanti con determinazione- afferma Salvi - non solo nella fase delle indagini ma anche nell'esecuzione delle misure":

Gli agenti della Squadra Mobile etnea hanno sequestrato a casa di Vito Amoroso, presunto affiliato del Clan di Biancavilla,  armi cariche e già pronte all'uso. IL VIDEO.

Tutti i segreti di Rosario Riela, "colletto bianco" della famiglia, i rapporti con la politica, il ruolo del fratello ergastolano Francesco, le intercettazioni e la mappa del consorzio Setra. Lunga replica del legale Brancato.

Il pluripregiudicato Maurizio Zuccaro non può curarsi a Milano, il Tribunale lo ha destinato a Catania dove, negli ultimi 20 anni, sotto "terapia", ha guidato la famiglia mafiosa ed accumulato un patrimonio da 30milioni di euro.

Il collaboratore di giustizia Salvatore Viola potrebbe fornire dettagli utili per chiarire la dinamica dell'agguato in cui vennero uccisi Angelo Santapola e il suo gregario Nicola Sedici. Imputati per il delitto dell'erede del boss Nitto Vincenzo Aiello (nella foto) e l'imprenditore Salvatore Dibennardo.