Una manovra di parcheggio eseguita male si è trasformata agli occhi del vicino in un sopruso. E il giudice gli ha dato ragione, perché il gesto è costato a L.G. una condanna a 2 mesi e venti giorni di reclusione e un risarcimento danni di 2 mila euro in favore della parte civile assistita dall'avvocato Alessandro Romano (nella foto).

Si terrà nelle prossime settimane l'udienza davanti ai giudici della sezione Famiglia della Corte d'appello civile di Milano. L'udienza servirà a decidere se sospendere o meno l'assegno di mantenimento da tre milioni al mese che Silvio Berlusconi è stato costretto a versare alla sua ex moglie Veronica Lario

Cinque ergastoli e una condanna a dodici anni nel processo d'appello per l'omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo. E' questa la sentenza emessa oggi dai giudici della Corte d'assise di Palermo. Una delle pagine più orribili della barbarie mafiosa quella della morte del bambino, sequestrato, ucciso e sciolto nell'acido, come ha raccontato in un verbale agghiacciante il pentito Vincenzo Chiodo, ascoltato il 28 luglio del 1998 in un altro processo. Quel verbale dell'orrore fu letto agli studenti dall'attrice Stefania Blandeburgo nel corso dell'edizione 2012 del Festival della Legalità a Villa Filippina. Un monito terribile ai più giovani per guardare nella sua vera faccia, quella più orribile e vile, Cosa nostra. È a questo che Livesicilia dedica il prime time di questa sera, firmato da Riccardo Lo Verso: sarà on line dalle 21.

Il sostituto procuratore generale Enza Sabatino ha chiesto il proscioglimento per l'ex senatore Pdl e Udc e gli ex vertici della partecipata. E' stata la mancata querela da parte dell'ex sindaco Diego Cammarata a evitare l'aggravante che avrebbe aumentato i tempi della prescrizione.

Processo alla cosca mafiosa di Carini. Sentito in aula il capitano dei carabinieri che si occupò delle indagini che nel novembre 2011 portarono all'arresto di 21 persone, tra boss e gregari della cosca guidata dall'anziano padrino Calogero Passalacqua.

Il giudice Piergiorgio Morosini (nella foto), dopo avere respinto la richiesta degli avvocati di Massimo Ciancimino di sentire il prefetto Alessandro Panza e il collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo, ha rinviato l'udienza al 7 marzo per eventuali repliche e per la decisione.

Arrivata la sentenza d'appello del processo per il rogo nello stabilimento torinese della  Thyssenkrupp in cui persero la vita sette lavoratori. In aula sono molti i parenti delle vittime, che dopo la lettura della sentenza che ha ridotto la pena al principale imputato hanno occupato l'aula in segno di protesta.

Il giudice Desmond Nair ha concesso la libertà su cauzione ad Oscar Pistorius non ravvisando alcun rischio di fuga. Le telecamere sono state bandite dall'aula durante la lettura del verdetto.

Durante l'udienza di oggi al tribunale di Pretoria il campione sudafricano è scoppiato a piangere più volte interrompendo la seduta. La sua ricostruzione dei fatti però non ha convinto il giudice che ha confermato per lui il capo d'accusa di omicidio premeditato.

Depositate le motivazioni della sentenza che ha inflitto sei anni e mezzo all'ex direttore generale della Fondazione Federico II.

Condannati a 4 anni tre tecnici che operarono dei restauri alla struttura e a due anni e mezzo il tecnico dell'azienda per il diritto agli studi universitari: questa la decisione presa dai giudici per la sentenza di primo grado per il crollo della Casa dello Studente dell'Aquila. Il 6 aprile del 2009 8 ragazzi persero la vita nel crollo che seguì il terremoto.

Confermata l'assoluzione dell'ex direttore generale dell'Asl 6, Guido Catalano, e dell'ex responsabile del dipartimento Cure primarie, Salvatore Scaduto. Sotto processo restano Giancarlo Manenti e Lorenzo Iannì, condannati in primo grado a restituire cifre milionarie. I beni di Manenti restano sotto sequestro in attesa del giudizio definitivo.

Il tribunale di Palermo ha dato ragione a una signora che, caduta a causa di una buca, venne successivamente travolta. Riconosciuta la responsabilità civile al Comune e al responsabile del dipartimento manutenzione strade di Amia.

di Manuela Zummo. Vincenzo Vella è stato riconosciuto dal gestore di un panificio di corso dei Mille dalla foto apparsa sul giornale. E' accusato di aver richiesto il pizzo. Arrestato nel maggio 2009 nell'ambito dell'operazione Cerbero l'uomo continua a negare di essersi mai recato nell'attività dell'accusatore.