Nel corso delle indagini la guardia di finanza aveva notato "sensibili discrasie" tra le fonti di reddito dichiarate da alcuni degli indagati e i notevoli investimenti patrimoniali e finanziari effettuati.

Salvatore Vito Gullo, secondo i magistrati, faceva parte di una organizzazione che tra il 2000 ed il 2001 importava ingenti quantitativi di droga da Colombia e Venezuela.

Il 45enne era stato denunciato dalla guardia di finanza per evasione fiscale dovuta all'esercizio abusivo dell'attività di noleggio di imbarcazioni da diporto. Con l'assoluzione arriva anche il dissequestro dei beni per oltre 600 mila euro.

I verbali di Cannella e Siino sono considerati decisivi dalla Procura che ha chiesto e ottenuto nei mesi scorsi il sequestro del patrimonio di Mario Niceta e dei figli Massimo, Pietro e Olimpia. Vale 50 milioni di euro e comprende le società che gestiscono una serie di negozi a Palermo e a Castelvetrano.

I carabinieri hanno eseguito una ordinanza preventiva di sequestro, emessa dal Tribunale, per immobili, conti correnti, libretti bancari e postali, buoni fruttiferi e terreni: valore complessivo tre milioni di euro. Gli investigatori: "Un monopolio nel settore dei meloni".

Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Trapani, su richiesta della Dda di Palermo.

Bloccata parte del patrimonio di coloro che sono stati citati in giudizio in modo da garantire gli interessi della pubblica amministrazione qualora si dovesse arrivare in futuro a una condanna.

Gli hanno sequestrato beni per due milioni di euro. Le indagini ricostruiscono il ruolo di Matteo Scrima nel clan palermitano dei fratelli Graviano. E svelano i contrasti sorti durante un summit di mafia.

Il provvedimento è stato emesso su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, e riguarda il compendio dei beni aziendali di Emanuele Gaetano Caruso.L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza guidata dal colonnello Francesco Gazzani.

Il valore complessivo dei beni sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia supera i dieci milioni di euro.

Il provvedimento è stato eseguito dalla guardfia di finanza nei confronti di Gioacchino Cutaia, titolare di un gruppo commerciale dedito alla vendita all'ingrosso e al dettaglio di profumi e cosmetici in Sicilia.