Dai giornali del maggio 1999 le cronache dell'arresto del dirigente del Comune Milani

Le carte dell'inchiesta che portò all'arresto di Alfredo Milani. Le conversazioni tra il dirigente e gli imprenditori captate dalle microspie.

Intervista al portavoce di Italia dei Valori: "Milani è inquadrato come dirigente, quindi non può non ricevere un incarico che rispetti la sua qualifica. E avrà comunque un dirigente sopra di lui"

Intervista al portavoce di Italia dei Valori: "Milani è inquadrato come dirigente, quindi non può non ricevere un incarico che rispetti la sua qualifica. E avrà comunque un dirigente sopra di lui"

Livesicilia pubblica la notizia di un dirigente nominato da Orlando anche se condannato per avere intascato una mazzetta e si scatena la polemica sul web. Che sfugge però alla domanda principale di questa vicenda: era proprio necessario nominare questo dirigente a capo di uno dei settori strategici del Comune? Ecco di cosa si occuperà il signor Alfredo Milani.

Scoppia un caso al comune di Palermo. Uno dei dirigenti appena nominati, Alfredo Milani, fu arrestato nel 1999 e patteggiò la pena per aver intascato una mazzetta in cambio di uno sconto sulla tassa per lo smaltimento dei rifiuti. Oggi tornerà a lavorare nell'area in cui intascò la tangente.

Concorso in concussione e millantato credito. Queste le accuse a carico dell'avvocato palermitano, Cinzia Pecoraro, coinvolta nell'inchiesta sul maresciallo dei carabinieri Leo Pizzi, trovato a intascare una mazzetta per chiudere una inesistente pratica di incidente stradale.

Indagine archiviata per una sfilza di dipendenti comunali, commercianti e professionisti. I loro nomi erano saltati fuori dalle intercettazioni che portarono all'arresto di Rosario Torrasi, funzionario dello Sportello comunale alle Attività produttive.

La Regione, una banca giapponese, un mutuo e lo sfondo di presunte tangenti. Indaga la Procura di Palermo. L'ipotesi è truffa.

La Regione, una banca giapponese, un mutuo e lo sfondo di presunte tangenti. Indaga la Procura di Palermo. L'ipotesi è truffa.

Alberto Di Marzo, arrestato con l'accusa di aver intascato una tangente in cambio di un'assunzione, ha deciso di non rispondere al gip di Marsala e resta ai domiciliari.

Alberto Di Marzo, arrestato con l'accusa di aver intascato una tangente in cambio di un'assunzione, ha deciso di non rispondere al gip di Marsala e resta ai domiciliari.

Il gip del tribunale di Agrigento, Valerio D’Andria, ha disposto il sequestro di un terreno con annesso fabbricato, in contrada Mosé Fagotto, ad Agrigento, nella disponibilità di Gioacchino Giancone, ex capo dello Sportello unico per le imprese del Comune di Lampedusa. Il valore del bene è stimato in 270 mila euro circa. Il provvedimento è […]

Si allarga l'inchiesta sulle tangenti al Comune di Palermo. Nuove accuse per Francesco La Rocca (nella foto), ex responsabile del servizio Infrastrutture per la mobilità del settore Opere pubbliche. Scoperta "una serie di procedure irregolari. Altri imprenditori avrebbero pagato mazzette per evitare intoppi burocratici.

La Procura di Palermo ha chiuso le indagini sul maresciallo dei carabinieri Leo Pizzi e sull’avvocato Cinzia Pecoraro. Pizzi è accusato di concussione e truffa aggravata dall’essere un pubblico ufficiale, mentre la donna è accusata di concorso in concussione e millantato credito. Pecoraro ha chiesto il patteggiamento su cui deciderà il giudice. Il militare, che era stato arrestato mentre intascava […]