CATANIA – “La crisi a Catania ha messo in forte difficoltà molti settori della nostra economia ma la riduzione dei fondi regionali destinati alla cultura non può essere così drastica e improvvisa”. Rosaria Rotolo, segretaria generale Cisl Catania, e Antonio D’Amico, segretario generale Fistel Cisl Catania, intervengono sui tagli del finanziamento regionale al Teatro massimo Bellini, dopo il concerto di ieri sera, organizzato proprio per attirare l’attenzione sulle conseguenze che la politica regionale potrebbe avere su una delle più importanti istituzioni culturali cittadine.
“I lavoratori dei teatri sono molto preoccupati – dicono i sindacalisti – per la paventata riduzione dei fondi regionali previsti per mantenere le attività. I tagli metterebbero in forte pericolo la possibilità di continuare a valorizzare la cultura a Catania. Siamo consapevoli della crisi, della carenza di risorse pubbliche disponibili e della necessità di qualificare la spesa, e vogliamo contribuire a far quadrare i conti del bilancio della Regione. Ma riduzioni improvvise di risorse economiche, con la stagione in corso, metterebbero in forte difficoltà lo svolgimento delle attività e, in particolare, per il Teatro Massimo Bellini, il mantenimento della stagione artistica. Il Bellini – sottolineano – è un ente regionale e, come tale, caso unico tra i teatri lirici siciliani, dipende principalmente dal finanziamento regionale. Un sistema di finanziamento che ha comunque contribuito a far rinascere il Teatro Massimo e a imporsi come punto di riferimento delle attività culturali non solo catanesi.
Ora, quel sistema va certamente modificato ma ciò non può essere fatto dall’oggi al domani e con una stagione in corso. Invitiamo, dunque, il Presidente Crocetta a convocare un incontro per affrontare le difficoltà, condividere l’impossibilità di ridurre il finanziamento e avviare una programmazione pluriennale che preveda l’utilizzo di tutte le fonti di finanziamento disponibili per realizzare le attività teatrali.Siamo molto preoccupati ma pronti e disponibili al confronto per contribuire e partecipare al percorso di cambiamento e innovazione nell’impiego delle risorse pubbliche nel nostro territorio, anche nel settore della cultura, un percorso volto a salvaguardare il patrimonio culturale, l’occupazione, la cultura e il turismo a Catania”.