PALERMO – Per l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, il taglio del rating alla Regione a ‘Ba1’ da ‘Baa3’ con outlook negativo da parte di Moody’s “era abbastanza atteso e non dovrebbe avere conseguenze rilevanti sulla Sicilia”. “Il giudizio era sospeso da tempo – afferma Bianchi – riguarda il 2012, anno in cui c’é stato il disavanzo da 1 miliardo di euro, che il governo Crocetta ha affrontato con la manovra finanziaria per il 2013”.
Rispetto all’ipotesi avanzata dagli analisti di Moody’s di un possibile aumento delle tasse in Sicilia proprio a causa della situazione economico-finanziaria, Bianchi taglia corto: “Assolutamente no, lo escludo”. “Noi abbiamo solo un problema di liquidità – spiega l’assessore all’Economia – Alla crisi congiunturale che ha provocato una riduzione delle entrate, argomento su cui si basa l’analisi di Moody’s, abbiamo risposto con una manovra di risanamento dei conti pubblici e di riduzione della spesa”. Bianchi è ottimista. “Abbiamo incontrato gli analisti di Moody’s dopo l’approvazione della manovra finanziaria e hanno apprezzato il lavoro del governo – aggiunge l’assessore – Stiamo lavorando col ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, e col commissario Ue per le politiche regionali Johannes Hahn, con l’obiettivo di accelerare la spesa dei fondi comunitari. Inoltre, la chiusura della procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per deficit eccessivo dovrebbe consentire, a partire da settembre come affermato dal premier Letta, di avere una maggiore agibilità per sostenere la ripresa”.