Arrivano le conferme:| "Rifiuti in corsia, tutto vero" - Live Sicilia

Arrivano le conferme:| “Rifiuti in corsia, tutto vero”

A Taormina sono state effettuate operazioni tra i rifiuti. Il riscontro arriva da due fonti interne all’ospedale Bambino Gesù, ciascuna delle quali chiede che il cronista ne tuteli la riservatezza: fra febbraio e marzo, a ridosso dei lavori per la sistemazione del reparto di Cardiologia, dicono i due dipendenti dell’ospedale, la situazione descritta dal video pubblicato ieri da Sud Press era autentica. Niente che possa essere verificato oggi, però: all’inizio della primavera, infatti, l’ospedale è rientrato a pieno regime e adesso corridoi e sale operatorie sono puliti.

A dire l’ultima parola sulla vicenda saranno gli ispettori. L’assessore regionale alla Salute Massimo Russo, infatti, ha deciso di inviare a Taormina alcuni funzionari dell’assessorato per verificare cosa sia successo. La posizione del direttore dell’unità operativa di Cardiologia, Giacomo Pongiglione, del resto, era chiara: “Si tratta di una montatura – ha detto ieri a LiveSicilia -. Quelli ripresi nel filmato sono magazzini spacciati per sala operatoria. L’ospedale sta considerando la possibilità di presentare una querela per diffamazione”.

Il filmato mostra scene agghiaccianti. All’interno del reparto di Cardiologia si vedono spazzatura in corsia durante le operazioni ambulatoriali, bambini intubati in mezzo alla sporcizia, apparecchiature mediche arrugginite e altre scene di straordinaria devastazione. E l’autore del video, che a sua volta non vuole rivelare il proprio nome, conferma tutto: “Quei video – ha specificato ad Antonio Condorelli – sono autentici e sono stati girati fra febbraio e marzo”. A corredo dei filmati sono state anche scattate numerose fotografie, che LiveSicilia può mostrarvi: le foto, stando ai dati dei file, sono state scattate con un iPhone fra le 12,42 del 15 febbraio e le 15,09 del giorno successivo. In un periodo, in altre parole, compatibile con quel che dice l’autore. Del resto le due fonti interne contattate da LiveSicilia non si conoscono fra loro: si tratta di personale medico e paramedico in servizio all’ospedale, persone che sostengono di aver visto direttamente quel che è successo e che sono state raggiunte attraverso canali diversi.

D’altro canto quelli ritratti nelle foto non sembrano magazzini. Anche perché le insegne sulle porte indicano chiaramente che si tratta di locali riservati ai medici. “Le insegne – si difende Pongiglione – possono essere spostate, non è difficile”. Non è così almeno in un caso: nell’immagine 1105, che potete vedere qui, viene fotografata un’insegna fissa con la scritta “Preparazione medici”, ma in questo caso a essere stati spostati potrebbero essere i rifiuti. Cosa sia successo, però, lo potrà dire solo l’inchiesta della Regione.

Un’inchiesta che, secondo Russo, non si fermerà alla situazione attuale. Il mandato che l’assessore regionale alla Sanità vuole conferire agli ispettori, infatti, prevede che sia verificato anche il passato dell’ospedale, per capire se siano mai state effettuate operazioni chirurgiche nelle condizioni terribili viste nel video incriminato. Di più. Russo vuole accertare se la “talpa” che ha girato il video l’ha fatto in buona fede, per denunciare le terribili condizioni igienico-sanitarie del reparto, o se dietro quel filmato ci sia qualche manipolazione, una “polpetta avvelenata” per contrastare la convenzione col Bambin Gesù di Roma che gestisce attualmente la chirurgia pediatrica a Taormina. In un caso o nell’altro – fanno sapere fonti dell’assessorato – qualcuno dovrà pagare. O attraverso un’azione risarcitoria contro chi ha diffuso immagini false o, clamorosamente, mettendo a rischio la stessa convenzione col Bambin Gesù.

Intanto a essere arrivati a Taormina sono gli emissari romani. Questa mattina, infatti, si sono presentati nell’ospedale della provincia di Messina alcuni “ispettori” inviati direttamente dalla clinica che la Santa Sede gestisce in collaborazione con il Comune di Roma: obiettivo mettere a fuoco la situazione, proprio per verificare se vi siano state irregolarità. L’arrivo degli ispettori regionali, invece, è atteso per il primo pomeriggio.


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