"Tares, saldo entro il 31| Saccheggiano i palermitani" - Live Sicilia

“Tares, saldo entro il 31| Saccheggiano i palermitani”

La nota del capogruppo.

occhipinti (idv)
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PALERMO – “Siamo ormai prossimi al fischio finale dell’odiosa Tares – si legge in una nota di Idv – Infatti, giorno 31 gennaio sarà il termine ultimo per effettuare il versamento per chi avesse scelto di pagare il saldo in due rate. Filippo Occhipinti, consigliere comunale di IDV, da agosto scorso ha iniziato con tutto il centrosinistra (IDV, PD, Leva democratica e Centro Democratico) una azione a tutela dei diritti dei cittadini per rendere più equa la Tares che questa Amministrazione ha imposto in modo maldestro e confusionario”. “Insieme al centro sinistra – dichiara Occhipinti – abbiamo proposto una delibera al Consiglio Comunale di modifica al regolamento che prorogava il pagamento dell’ultima rata al 30 aprile per dare ai cittadini più tempo per conoscere le agevolazioni. Proposta che giace negli uffici del Comune. Molti cittadini non sono stati messi nelle condizioni di potere accedere, o di confermare le agevolazioni che gli spettavano. Violando cosi lo Statuto del Contribuente previsto da una legge nazionale. Per esempio il diritto ad avere una consistente agevolazione (di circa 500 euro) se la distanza del cassonetto dalla propria abitazione è oltre i mille metri; o il caso di chi abita da solo in una casa la cui superficie e minore di 70 mq; o chi non ha dichiarato che i propri figli erano assenti per oltre 180 giorni dal nucleo familiare. Tutti i contribuenti – conclude Occhipinti – che avevano questi requisiti hanno perso il diritto ad una sacrosanta agevolazione per una data troppo stretta in cui presentare i ricorsi. Ci aspettavamo di più da questa amministrazione di centrosinistra, più equità e più sensibilità. La gente è ormai esasperata e da questa vicenda ha tratto come giudizio che la Giunta Orlando e il Consiglio Comunale stanno agendo come i peggiori saccheggiatori. Infine come ultimo pasticcio si ingenereranno una valanga di ricorsi e potrebbe proporsi anche una sacrosanta class action che potrebbe fare male alle cassa del Comune di Palermo”.

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