PALERMO – I palermitani si preparino a pagare: è in arrivo il saldo della Tari. O meglio si avvicina sempre di più la scadenza, visto che i bollettini sono già stati recapitati a casa dei quasi 288mila contribuenti (al netto di chi ha optato per la rata unica). Entro il 31 ottobre, infatti, bisognerà effettuare il saldo della tassa sui rifiuti che per il 2015 vale ben 122 milioni di euro, in pratica sei in meno rispetto allo scorso anno.
Una sforbiciata che è equivalsa a un taglio del 5,6 per cento per le utenze non domestiche e compreso fra il 5 e il 7 per cento per quelle domestiche: sconto che fa a pugni però con un servizio che spesso lascia a desiderare. Proprio in queste settimane, fra mezzi guasti e problemi organizzativi, la città è stata nuovamente sommersa dai rifiuti, con la Rap (erede dell’Amia) costretta a correre ai ripari per calmare i cittadini inferociti che sono addirittura scesi in strada per protestare contro la raccolta a rilento. L’allarme, per il momento, sembra essere rientrato, con una situazione tornata alla normalità anche grazie ai nuovi compattatori, seppur il timore di una nuova emergenza sia sempre dietro l’angolo.
Come detto, la Tari quest’anno vale 122 milioni di euro, di cui 35 già incassati con l’acconto: un buon risultato, se si considera che nel 2014 (con un gettito previsto più alto) ci si era fermati a 29. Per pagare il saldo si può usare l’F24 arrivato a casa anche se l’imposta è in autoliquidazione, il che significa che tocca al contribuente verificare che i conteggi siano giusti e pagare a prescindere, anche se non si è ricevuta alcuna comunicazione. Per calcolare il dovuto si può ricorrere al sito del Comune, che offre anche il servizio del “cassetto tributario” attraverso cui ricevere l’F24 per mail o presentare le domande di agevolazione, riduzione ed esenzione per il 2016 (termine ultimo 31 gennaio). E’ possibile usufruire anche dei totem presenti a piazza Giulio Cesare e in via Ausonia. Chi non ha versato l’acconto, può ricorrere al ravvedimento operoso.
L’amministrazione Orlando, però, punta anche a ridurre i fenomeni (ormai patologici) della morosità e dell’evasione: basti pensare che ogni anno mancano all’appello 50 milioni di euro e che sono in arrivo quasi 200mila avvisi di accertamento. I metri quadrati sinora sfuggiti ai calcoli Tari vanno da 1 a 2,5 milioni, in pratica un’enormità. Palazzo delle Aquile ha provato così a correre ai ripari con nuovi controlli incrociati e verifiche a tappeto.
Chi ha pagato in unica soluzione, invece, ha già ricevuto una comunicazione dal settore Tributi, visto che le tariffe 2015 sono state approvate con lo sconto soltanto dopo: chi è iscritto al cassetto tributario potrà ricevere il rimborso tramite bonifico bancario, mentre gli altri potranno scegliere fra l’assegno o la compensazione per il 2016. Si tratta in totale di circa mille contribuenti.
LE REAZIONI
“Il saldo della Tari si è trasformato in una vessazione per i palermitani, visti i tanti e ripetuti errori – dice il consigliere comunale di Palermo Filippo Occhipinti – si segnalano agevolazioni mancanti, chiusure non registrate, cessazioni di aziende non trascritte. E questo nonostante le comunicazioni fatte per tempo dai cittadini che avevano già protestato in occasione dell’acconto. Come nel caso di una signora sola che occupa una casa inferiore ai 70 metri quadrati: pur in possesso della lettera di concessione dell’agevolazione, continua a ricevere il conteggio della Tari con l’aliquota prevista per due componenti familiari. Un distributore di benzina chiuso da oltre un anno con regolare denuncia, fatta presso gli uffici della Stazione, continua a ricevere i conteggi come se nulla fosse stato comunicato. Palermitani che hanno fatto il cambio di residenza , regolarmente comunicato agli uffici comunali, continuano a vedersi arrivare il conteggio sia per la vecchia che per la nuova residenza. Cittadini non più iscritti alla anagrafe e trasferiti in altri comune, che hanno regolarmente comunicato il loro trasferimento e la richiesta di chiusura della posizione contributiva ma che continuano a ricevere la Tari di Palermo, oltre naturalmente a quella del nuovo comune di residenza. Caf che in questi giorni hanno effettuato prenotazioni in massa perché gli assistiti lamentano disservizi. Sulla lotta alla evasione poi stendiamo un velo pietoso, solo proclami. O il sindaco Orlando si dimette o deve intervenire al più presto su una macchina che fa acqua da tutte le parti, a cominciare dall’assessore”.