PALERMO – “Condividiamo pienamente le preoccupazioni del procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, sul pericolo di nuovi attentati e sulla campagna di delegittimazione della vera antimafia”. A dichiararlo è Filippo Ribisi, coordinatore del Tavolo permanente regionale per la crescita e lo sviluppo, al quale aderiscono la quasi totalità delle associazioni di categoria siciliane.
“Crediamo sia necessario una mobilitazione di tutte le forze produttive della regione, perché riteniamo concreto il rischio paventato dal procuratore di una recrudescenza del fenomeno mafioso, dovuta anche alla mancanza di lavoro e alla fragilità della situazione economica attuale.
Non vorremmo che il malaffare facesse leva sulla disperazione della gente e sulle difficoltà delle aziende che non lavorano più. L’economia illegale rappresenta l’ostacolo principale allo sviluppo economico, alla libertà d’impresa ed ai diritti del cittadino. E lì che bisogna intervenire. Mettiamo da parte le recenti polemiche all’interno del mondo delle imprese – prosegue Ribisi – che parlano di un’antimafia buona e di una cattiva, perché non aiutano certo a contrastare l’illegalità diffusa. Tanto meno si può giudicare chi mette la propria faccia per contrastare la criminalità”.
Da qui l’appello del coordinatore Ribisi: “C’è bisogno di un movimento unitario che faccia sentire la forza delle imprese sane e di chi lavora. Solo così si potrà ristabilire un clima di legalità e di fiducia a vantaggio di coloro i quali continuano ad investire in questa terra”.