Scontro nel cda su Carriglio| Enea: "Solo fumo negli occhi" - Live Sicilia

Scontro nel cda su Carriglio| Enea: “Solo fumo negli occhi”

C'è fermento al teatro Biondo di Palermo, dopo il cda di sabato scorso nel quale si è cominciato a parlare della successione del direttore artistico Pietro Carriglio. Emma Dante e Roberto Andò sono in pole position, ma Enea attacca: "Quello del Comune è solo fumo negli occhi, qui rischia di morire il teatro".

Teatro biondo
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PALERMO – “Quello del Comune è solo fumo negli occhi, il problema al teatro Biondo non è certamente Carriglio o il prossimo direttore artistico”. Parola di Pippo Enea. E’ ancora alta la tensione allo Stabile di via Roma, dove sabato scorso, durante un consiglio di amministrazione convocato in fretta e furia dal presidente Gianni Puglisi, i rappresentanti del comune di Palermo, Federico Ferina e Giuseppe Marsala, hanno chiesto che si cominci a parlare del successore di Pietro Carriglio, direttore artistico del teatro dal 1998.

Una richiesta che ha scatenato una ridda di voci su possibili successori e sulla fine anticipata del mandato di Carriglio, il cui contratto scadrà solo il prossimo dicembre. “Sono molto dispiaciuto delle dichiarazioni dei miei colleghi che leggo sulla stampa – spiega Enea, che nel cda rappresenta la Provincia (completano il consiglio il presidente Puglisi e Vincenzo Manzella in quota Regione) – nel corso del consiglio di amministrazione, proprio sulla base di un loro ordine del giorno, si è parlato solo di cominciare l’iter che porterà alla scelta del prossimo direttore artistico, ma solo dopo la scadenza del contratto di Carriglio che non si tocca e resta lì dov’è. Non capisco come mai i rappresentanti del Comune, invece, non dicano qualcosa che sul fatto che piazza Pretoria non ha mantenuto il suo impegno di versare i contributi al teatro. E il problema è proprio questo: il venire meno agli impegni da parte del Comune e della Regione che sta decretando la morte del Biondo. E invece si pensa al direttore, come se fosse in grado di stampare denaro, ma è solo fumo negli occhi per distogliere l’attenzione dai veri problemi”.

Il teatro, del resto, naviga in cattive acque da tempo per i tagli dei soci, basti pensare che non è stato ancora approvato il bilancio consuntivo del 2012 né il previsionale per il 2013, per non parlare di debiti e scoperture bancarie assai onerose. “Qui stiamo portando avanti una stagione che non è coperta dal bilancio – attacca Enea – non so se ci si rende conto della cosa. E’ come se avessimo il cancro e ci preoccupassimo del foruncolo, rischiamo di avere il problema di come pagare gli stipendi e i contratti. Noi dobbiamo garantire i dipendenti e i lavoratori e per farlo dobbiamo evitare che il teatro muoia a causa delle responsabilità dei soci”.

In realtà, sin dallo scorso giugno Carriglio si era detto disponibile a fare un passo indietro per il bene del teatro ma a condizione che lo Stabile avesse precise garanzie di sopravvivenza. Posizione ribadita anche sabato scorso, nonostante il direttore goda dell’appoggio della maggior parte dei lavoratori. “Devo dire che tutto mi aspettavo meno che si parlasse della sostituzione di Carriglio – ammette Manzella – il problema certamente andrà posto, ma mi sembra che ci siano questioni più urgenti. E comunque per nominare il successore servirà una procedura pubblica con criteri precisi e rigorosi che dovranno stabilire i soci. Questo passo in avanti dei rappresentanti del Comune è una loro iniziativa, non da imputare alla volontà del consiglio”.

“Ma noi non abbiamo chiesto le dimissioni di Carriglio – precisa Ferina a Livesicilia – abbiamo solamente posto il tema della programmazione della prossima stagione e della necessità di cominciare a pensare alla successione del direttore. E’ stata data un’interpretazione errata alla nostra iniziativa. Le questioni sono altre, come per esempio cosa succederà ora che le province verranno abolite visto che proprio la Provincia è uno dei soci”.

Nel frattempo, però, il tema rimane e le voci di corridoio danno in pole position per la poltrona di direttore Roberto Andò ed Emma Dante, con quest’ultima particolarmente gradita all’amministrazione Orlando che, secondo i rumours, non vedrebbe invece l’ora di sbarazzarsi in anticipo di Carriglio. Un’impresa che non sarà facile: Palazzo delle Aquile conta nel cda appena due componenti su cinque, e senza la convergenza almeno con il presidente ogni tentativo sarà vano. “Devo registrare, a sorpresa, che qualcosa nel Cda dell’associazione Teatro Biondo è successo – dic eil consigliere comunale di Idv Francesco Mazzola – lo stallo nel quale il Teatro ha versato negli ultimi anni sembra di colpo lasciare il posto alla ragione. Ma mentre la posizione del direttore Pietro Carriglio era chiaramente vicino all’epilogo, un record senza pari una direzione artistica durata 15 anni, non sempre cristallina, non ci spieghiamo ancora come si passi sopra ad una altrettanto chiacchierata presidenza del Professor Gianni Puglisi, artefice di variazioni statutarie che lo vedono ora presidente della Fondazione, ora anche presidente, o vice, dell’associazione. Per questo ho presentato un’interrogazione in consiglio comunale nel dicembre scorso, che è arrivata a conclusione del suo iter solo recentemente. Mi auguro che venga usato lo stesso peso e le stesse misure nella valutazione di questa posizione del presidente, per garantire a questo Teatro palermitano il ritorno ad antichi splendori e la certezza del lavoro dei professionisti ivi impegnati”.

 


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