CATANIA – Diciassette licenziamenti nell’emittente regionale Telecolor per figure tecniche e amministrative. Lo ha comunicato stamattina la proprietà Ciancio ai rappresentanti sindacali di Slc Cgil e Fistel Cisl nel corso di un confronto che ha lasciato poco spazio alle trattative. Rifiutate anche le controproposte delle due sigle che hanno chiesto – senza però ottenerlo- ulteriore tempo per individuare soluzioni alternative . Un “no” secco anche per la possibilità di avviare contratti di solidarietà.
“L’azienda si trincera dietro un accordo di rete e di servizi con altre aziende, tra le quali l’emittente Antenna Sicilia e altre società del gruppo, – spiega Davide Foti, segretario della Slc Cgil di Catania- che però non annullano l’effetto smantellamento che ormai da anni subisce il panorama televisivo regionale siciliano. Le nostre controproposte sono state rifiutate, così come la richiesta di prendere altro tempo. Ne pagano lo scotto tutti e 17 i licenziati, soprattutto una decina di essi che non hanno l’età anagrafica per usufruire di scivoli pensionistici. Per loro ci sarà solo l’indennità di disoccupazione e tanta amarezza per la fine di un percorso professionale e personale che ha segnato la storia dell’informazione e dell’intrattenimento di qualità in Sicilia. Il sindacato resta sempre dalla parte dei lavoratori”.
Il segretario della Fistel-Cisl, Antonio D’Amico: “Oggi finisce un pezzo di storia della televisione locale. E non parlo di Telecolor come emittente ma dei lavoratori che hanno reso possibile i suoi successi. Lavoratori che da oggi non hanno più nulla e futuro, è una sconfitta non trovare soluzioni come quella di uno scivolo almeno per chi poteva a poco andare in pensione, l’azienda era determinata a chiudere la procedura oggi”.