MISTERBIANCO. Al pezzo di stamane pubblicato da LIVESICILIA.IT a firma di Fernando Massimo Adonia, a proposito delle prossime amministrative di Misterbianco ed in riferimento alle parole del sindaco uscente Nino Di Guardo, giunge la replica dell’eurodeputato del M5S, Dino Giarrusso.
Ecco, seguito, l’intervento dell’europarlamentare.
“Di Guardo non dice il vero”
“Di Guardo sostiene che io avrei detto che lui è “responsabile dello scioglimento per mafia del comune e come tale non più candidabile”. E’ una bugia, un falso del quale Di Guardo dovrà rispondere, ben che gli vada alla propria coscienza. Io ho dichiarato pubblicamente, in piazza a Misterbianco, che Di Guardo era sindaco proprio mentre il comune è stato sciolto per mafia, e questa è una verità incontrovertibile. Di Guardo aggiunge, nell’intervista da Voi pubblicata, che andrebbe letta la sentenza, e -incredibile ma vero!- che il comune “non è stato sciolto per mafia”, e che lui “non ha alcuna responsabilità politica”: ebbene io la sentenza l’ho letta, il comune di Misterbianco è stato sciolto proprio per infiltrazioni mafiose, ed è stato arrestato proprio il vicesindaco scelto da Nino Di Guardo. Dire che su questa scelta un sindaco non ha responsabilità politiche, è a mio modo di vedere una panzana imbarazzante, che offende l’intelligenza dei vostri lettori.
Quando ho parlato in piazza a Misterbianco, dopo essere stato negli ultimi due anni a strettissimo contatto con gli attivisti e gli iscritti di quel comune, ho detto semplicemente che il Movimento Cinquestelle ha intenzione di confrontarsi con chiunque, ma che non appoggerà mai una coalizione che voglia candidare a sindaco lo stesso sindaco che era in carica quando il comune è stato sciolto per mafia. Queste le mie parole, che sottolineano una realtà solare, benché qualcuno cerchi di nasconderla e di attribuirmi parole mai pronunciate e pensieri che non mi appartengono, rivelando un tentativo di manipolazione della realtà squalliduccio, dal fiato cortissimo.
Ricordo inoltre ai vostri lettori e all’ex-sindaco Di Guardo che in piazza accanto a me c’era l’onorevole Luciano Cantone che ha APPLAUDITO convinto alle mie parole, come hanno applaudito tutti i presenti, e le ha ribadite nel suo intervento (c’è un video che testimonia il tutto). Di Guardo parla di un incontro “ufficiale” avuto col sottosegretario Cancelleri, e gli onorevoli Barbagallo, Marano e Cantone, e che i nostri gli avrebbero chiesto il vice-sindaco in cambio dell’appoggio. A me questa ricostruzione risulta molto fantasiosa, ed è bene ricordare che Cancelleri ha un importante ruolo di governo mentre non ha alcun ruolo per prendere accordi locali, e se avesse frequentato Misterbianco negli ultimi anni come ho fatto io, saprebbe che per gli attivisti locali nessun accordo è possibile se il nome è Di Guardo, fiugra contro la quale il M5S ha lottato politicamente a viso aperto negli ultimi anni.
Non è dunque una scelta mia, quella di non sostenere Di Guardo, ma una volontà di chi ha fatto crescere e vincere il M5S in quel comune in tutte le consultazioni ultime (regionali, nazionali ed europee), e l’applauso di Cantone -e dei presenti tutti- ne è conferma.
Non è raccontando fandonie che si può giungere ad un accordo, ma semmai sedendosi davvero ad un tavolo e scegliendo insieme tanto i programmi quanto i candidati: mi pare che anche le parole di Villari confermino come il nome di Di Guardo non sia un problema solo per il M5S, ma anche per molti del PD. E’ bene che tutti ne prendano atto, senza inventarsi storielle buone per i propri fans”.