Tentata induzione indebita, il Pg chiede l'assoluzione di Barbagallo

Tentata induzione indebita, il Pg chiede l’assoluzione di Barbagallo

Il processo si svolge in Corte d'Appello a Catania
IL SINDACO DI ACIREALE
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CATANIA – Il sostituto Procuratore generale Nicolò Marino ha chiesto ai giudici della seconda Corte d’appello di Catania di assolvere il sindaco in carica nel 2014 e attuale primo cittadino di Acireale, Roberto Barbagallo, per tentata induzione indebita.

L’Inchiesta

Il procedimento, incardinato su indagini della guardia di finanza di Catania, verte su presunte pressioni su venditori ambulanti per favorire la campagna elettorale del deputato regionale, allora di Sicilia Futura, Nicola D’Agostino, risultato sempre estraneo sia alle indagini che al procedimento.

Nell’udienza di oggi sono intervenuti anche i difensori di Barbagallo, gli avvocati Pierfrancesco Continella e Vincenzo Mellia, che hanno insistito nella richiesta di archiviazione con ulteriori argomentazioni. La Corte d’appello ha aggiornato il processo al 5 dicembre per la lettura della sentenza.

Il primo grado

In primo grado, il 24 febbraio del 2022, la terza sezione penale del Tribunale di Catania lo aveva condannato, pena sospesa, a un anno e quattro mesi di reclusione, assolvendo gli altri 12 imputati. Per questo reato Barbagallo era stato arrestato dalle Fiamme gialle, nell’ambito dell’operazione Sibilla, il 23 febbraio del 2018, ed era stato posto poi ai domiciliari, dal 29 marzo successivo.

La Cassazione

A maggio dello stesso anno la Cassazione ha annullato senza rinvio i provvedimenti cautelari del Tribunale del riesame e del Gip di Catania emessi nei confronti di tre indagati dell’operazione ‘Sibilla’, compreso Barbagallo.


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