Tentata truffa e abuso d'ufficio |A giudizio ex sindaco e dirigente - Live Sicilia

Tentata truffa e abuso d’ufficio |A giudizio ex sindaco e dirigente

Prosciolti dipendenti comunali e consulenti esterni.

l'udienza preliminare
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CATANIA. Il prossimo 23 giugno si aprirà solo per gli ex sindaco e dirigente finanziario del Comune di Giarre, Teresa Sodano e Letterio Lipari, il processo scaturito dall’inchiesta, condotta dalle Fiamme Gialle di Catania, sul progetto di assistenza domiciliare agli anziani, denominato “Home Care”. Le accuse di cui dovranno rispondere sono truffa aggravata ai danni della Regione Siciliana e tentato abuso d’ufficio. La Sodano è accusata anche di falso ideologico. Così stamani si è pronunciato, poco prima delle 13 e 30, il gup di Catania Fabio Di Giacomo Barbagallo. Sentenza di non luogo a procedere, invece, per gli altri 10 imputati. Prosciolti quindi da ogni accusa i dipendenti comunali Carmelo Crisafulli, Anna Maria Guardalà, Carmela Mirabella, Silvana Neri, Mario Scionti, Salvatore Trischitta e Anna Vasta, e i consulenti esterni Anna Privitera e Serena Cantale, quest’ultima a lungo capo di gabinetto dell’ex primo cittadino giarrese.

Secondo la Procura di Catania tutti e 12 avrebbero concorso alla tentata truffa, non andata a buon fine solo perché il progetto non sarebbe giunto alla fase operativa. Contestate le somme di denaro previste per i dipendenti comunali coinvolti e l’individuazione dei consulenti esterni, senza aver prima verificato la presenza di figure disponibili all’interno dello stesso ente.

Il collegio difensivo, nel corso delle arringhe, aveva parlato di sospetti e illazioni, niente di più. Ma soprattutto aveva evidenziato l’assenza di qualsiasi elemento di prova su presunti accordi intercorsi tra i dipendenti, l’ex sindaco Sodano e l’ex ragioniere capo Lipari. Il gup ha accolto, quasi interamente, la tesi difensiva. “La sentenza di non luogo a procedere ha, nel nostro sistema processuale, un importante significato giuridico. Nello specifico, la pronuncia dà conferma d’innocenza piena e originaria”. Questo il commento all’unisono dei legali Enzo Mellia e Giuseppe Lo Faro, difensori di fiducia, rispettivamente, di Serena Cantale, insieme a Pietro Nicola Granata, e di Salvatore Trischitta. Grande soddisfazione per l’esito dell’udienza preliminare è stata espressa anche da Enzo Iofrida, legale di Anna Maria Guardalà e Silvana Neri. “Esprimo soddisfazione per la sentenza di proscioglimento – dichiara Iofrida – Leggerò le motivazioni per comprendere se le ragioni che hanno convinto il giudice a decidere in tal senso, siano aderenti alla linea difensiva prospettata dal sottoscritto, fondata sulla sicura assenza di responsabilità delle proprie assistite che, come altri, avevano solo partecipato ad un bando, vincendolo e, soprattutto – conclude – senza interferire nella scelta dei parametri della stessa selezione”. Il processo sarà celebrato davanti ai giudici della terza sezione penale del tribunale di Catania.

 

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