Tentato omicidio ed estorsione: scattano tre arresti a Randazzo

Tentato omicidio ed estorsione: scattano tre arresti a Randazzo

La ricostruzione dei fatti

RANDAZZO (CATANIA) – Tre arresti: due uomini e una donna (finita ai domiciliari) accusati di tentato omicidio in concorso ed estorsione. L’operazione è stata condotta dai carabinieri.

La ricostruzione dei fatti

Attorno alle ore 23 del 14 febbraio scorso tre pregiudicati, alterati dal verosimile uso di alcol e stupefacenti, si sarebbero presentati a casa del 39 enne, che stava trascorrendo la serata in compagnia dell’amico 49enne, pretendendo di riscuotere un credito maturato nell’ambito dello spaccio degli stupefacenti. Qui, appunto, i malviventi avrebbero preteso dalla coppia una somma di denaro, dello stupefacente e l’auto del più giovane, per poter raggiungere Catania, dove avevano intenzione di acquistare della droga.

Al diniego delle vittime, sarebbero quindi cominciate le minacce di morte, dalle quali, in una escalation di violenza, sarebbe poi scaturito il brutale pestaggio, a mani nude, dapprima sull’uscio di casa e poi all’interno. Alla fine della cruenta aggressione, lasciati tramortiti i due sul pavimento del salotto, i 3 soggetti avrebbero rubato l’auto per poi abbandonarla nella periferia del paese e fuggire a piedi. 

L’arrivo al pronto soccorso

Alle prime ore del 15 febbraio, alle 4.30 circa, i sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania, hanno contattato la Centrale Operativa di Randazzo, poiché allarmati dall’urgente arrivo di una coppia di randazzesi, di 39 e 49 anni, trasportati in ambulanza da quel Comune a Catania, proprio a causa delle gravi lesioni subite. Ed effettivamente, mentre il più giovane dei due veniva dimesso con una prognosi di 30 giorni, il più anziano, giunto in codice rosso, avendo riportato un grave politrauma con contusioni al volto, ai polmoni, nonché alcune fratture ossee, era stato ricoverato in prognosi riservata.

Nel frangente i militari della Compagnia di Randazzo, avendo compreso come i due malcapitati fossero stati vittima di un efferato pestaggio, hanno avviato subito le indagini.

Le indagini

Durante le iniziali e concitate fasi, sono in effetti cominciati ad emergere i primi elementi utili alla risoluzione del caso, ovvero il luogo dell’aggressione, avvenuta proprio presso l’abitazione di uno dei due feriti. Immediati a quel punto i rilievi di natura scientifica, che hanno permesso di accertare come, sia sulla porta di ingresso, che sia sulla facciata di casa, vi fossero numerose macchie di sangue, ritrovate poi anche all’interno dell’appartamento, tutto a soqquadro, a testimonianza del fatto che in quelle stanze si era da poco consumato un evento violento.   

Contestualmente alle operazioni di sopralluogo, le attività investigative, sia tradizionali che tecniche, nonché la disamina dei filmati acquisiti dai sistemi di videosorveglianza di alcune private abitazioni e di negozi di Randazzo, in Via Mascagni e su Via Domenico Tempio, hanno poi restituito un quadro più chiaro sulla dinamica del fatto di sangue.

L’identificazione dei tre

Chiarito l’ambito in cui era stato consumato il pestaggio, è stato quindi messo in atto un articolato e consistente dispositivo di ricerca dei malviventi, composto dai Carabinieri della Stazione di Randazzo e dalle Aliquote, Operativa e Radiomobile, del N.O.RM di Randazzo che, forti della loro profonda conoscenza del territorio, battendo palmo a palmo quella cittadina ai piedi dell’Etna, hanno in breve tempo stretto il cerchio attorno al trio, scovato mentre si aggiravano ancora per il paese. 

Messi in sicurezza e condotti in caserma, la donna veniva sorpresa con addosso alcuni grammi di marijuana, elemento che ha orientato gli investigatori sul possibile movente dell’aggressione. Riguardo agli uomini invece, al momento del fermo uno dei due, il 33enne portava ancora i vestiti sporchi di sangue, mentre l’altro, il 22enne, che mostrava delle evidenti escoriazioni sulle nocche delle mani, veniva trovato in possesso, presso la sua abitazione, proprio del costume da unicorno immortalato dalle telecamere, intriso da numerose macchie di sangue.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI