Orrore in famiglia, la donna evita l'ergastolo - Live Sicilia

Termini Imerese, uccise il marito col cianuro: condannata a 30 anni

Fu l'amante della donna a fare scoprire l'agghiacciante storia

PALERMO – Avrebbe ucciso il marito. Lo avvelenò con il cianuro. Loredana Graziano è stata condannata a 30 anni per l’omicidio di Sebastiano Rosella Musico. La sentenza è stata emessa dal giudice per l’udienza preliminare Valeria Gioeli del Tribunale di Termini Imerese. L’imputata ha evitato l’ergastolo per la scelta del rito abbreviato.

Gli avvocati dell’imputato, Vincenzo Lo Re e Giuseppe Di Maio dichiarano che “dalla lettura degli atti processuali si evince che Loredana Graziano non aveva alcuna ragione di uccidere il marito”.

Il pizzaiolo muore nel gennaio 2019. Si pensa a un infarto, ma nella cittadina in provincia di Palermo inizia a serpeggiare il sospetto che ci sia dietro una macabra storia di amore e morte. Un anno dopo, la vigilia di Natale, un uomo viene arrestato per stalking. Si tratta dell’amante della donna. A denunciarlo è la stessa donna con cui ha una relazione da tempo, la quale racconta di essere perseguitata dall’uomo che non si rassegna alla fine della relazione.

Lui si difende. Giura che è tutto falso e per mettere in guardia i carabinieri sulla pericolosità dell’imputata. Da lei ha ricevuto le terribili confidenze sull’assassinio del marito.

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Nel febbraio 2020 la Procura apre un’inchiesta e fa riesumare la salma per ulteriori accertamenti. L’autopsia fa emergere che ad ucciderlo sarebbe stato il cianuro. Prima la donna avrebbe fatto prendere al marito un farmaco anti coagulante con effetti tossici in caso di sovradosaggio. Non avendo ottenuto il risultato, avrebbe adottato la soluzione finale: una dose di cianuro avrebbe ucciso il marito. Il movente? Insofferenza verso la vita coniugale.

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L’imputata si trova agli arresti domiciliari dopo che è diventata mamma. Dovrà risarcire risarcire i familiari delle vittime – la madre, il fratello e la sorella – parte civile al processo con l’assistenza degli avvocati Salvatore Sansone e Salvatore Di Lisi. Riceveranno una provvisionale immediatamente esecutiva, ma il danno complessivo sarà quantificato in sede civile.


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