"E' geneticamente mafioso | E ha truffato la Regione" - Live Sicilia

“E’ geneticamente mafioso | E ha truffato la Regione”

Il governatore annuncia di aver presentato un esposto alla Procura di Messina: "Sono stati svenduti per 350 mila euro beni che appartenevano all'Esa. Abbiamo denunciato un appartenente alla temibile famiglia mafiosa dei Bontempo Scavo di Tortorici". Il commissario Calanna: "Faremo pulizia dentro l'ente".

La denuncia di Crocetta
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PALERMO – La conferenza era stata convocata con un argomento chiaro: la mafia avrebbe messo le mani su beni di proprietà della Regione. Poi, si è scoperto che la mafia forse c’entra, sì, ma solo per via “genetica”. Quella raccontata oggi dal governatore è la più classica delle truffe. Ovviamente, tutta da dimostrare. Al momento siamo ancora alla denuncia. A un esposto che il presidente avrebbe presentato alla Procura di Messina. Un fatto per il quale il procuratore Lo Forte si sarebbe precipitato in città, abbandonando per qualche ora le sue ferie.

L’”imputato” in questione si chiama Carmelo Bontempo Scavo. Il nome piomba in piena conferenza stampa. Sconosciuto ai più. Al punto che il governatore invita i cronisti a “cercare quel nome sul web, sul vostro ipad”. Il clima, insomma, vira verso il surreale. E forse, lo stesso presidente un po’ lo avverte, se è vero che introduce questa conferenza stampa mettendo un po’ le mani avanti, anche se con tono polemico: “ “Forse anche questa conferenza verrà vista come una cosa insensata, come una perdita di tempo”. In realtà, un po’ di tempo trascorre per comprendere chi sia Carmelo Bontempo Scavo. È lo stesso governatore a venire incontro: “Appartiene alla temibile famiglia mafiosa dei Bontempo Scavo di Tortorici”. Più in là, però, si saprà anche di più. Che la persona in questione è un avvocato. E non ha alcuna accusa di mafia sulle spalle. “Potete dire allora – commenta con una sorriso sarcastico Crocetta – che è geneticamente legato a una famiglia mafiosa”.

Al di là delle questioni di “sangue”, la denuncia di oggi è più una questione vecchia di terre e soldi. Di una presunta truffa. Simile alla vendita della Fontana di Trevi, messa in atto in un film di Totò. “Nel 2011 – racconta Crocetta – Bontempo va dal notaio Alioto di Messina per un atto di vendita. Vende al signor Galvagno Placido un fondo rustico a Carlentini di una superficie catastale di 129,68 ettari. Ma questi terreni sono terreni dell’Esa, che erano stati affidati in concessione negli anni ’50. Il signor Bontempo – prosegue Crocetta – afferma di avere assunto quei terreni per usucapione. Ma i terreni demaniali non sono soggetti all’usucapione. E i terreni sono stati venduti per 350 mila euro, mentre ne valgono almeno 13 milioni. Sempre il signor Bontempo dichiara che di questi soldi, 300 mila li ha già versati in modo diverso. Non capiamo in che modo. E non comprendiamo nemmeno la posizione del notaio che ha messo nero su bianco tutto questo… è un po’ singolare”.

A sollevare il caso, sarebbe stato il nuovo commissario dell’Esa Francesco Calanna, al fianco del presidente durante tutta la conferenza. “Vedete i commissari che scelgo io? – prosegue Crocetta – non hanno paura e denunciano. Ma non vorrei che il commissario venga considerato il responsabile. È la Regione che gli ha dato mandato di verificare queste cose. E presto denunceremo fatti simili alle altre procure antimafia della Sicilia. Certo, ci faremo nuovi amici…”. I casi simili, quindi, sarebbero tanti. “Crediamo che il danno sia di oltre duecento milioni di euro. Ma quesi terreni torneranno alla Regione. Certo, mi chiedo come mai in passato nessuno avesse visto niente. E quando qualcuno, come me, vede qualcosa, gli dicono ‘pensa a lavorare’. Probabilmente, c’è chi vuole che la Sicilia vada avanti così. Come per il caso del 118. Una parte dell’Ars agisce come fosse l’associazione sindacale in difesa di tutte le situazioni di privilegio nell’Isola”.

Insomma, da una parte c’è chi denuncia. Dall’altra c’è chi vuole – chissà con quali interessi – nascondere certi fatti. E Crocetta presenta alcuni casi esemplari: “Mi chiedo – dice infatti – se dietro a qualche presunto garantismo ci sia la voglia di mantenere determinati privilegi. Trovo ipocrita, ad esempio, da parte di qualcuno che vorrebbe fare pure il moralista, scaricare al governo la mancata approvazione del ddl sull’incompatibilità. Non credo che il testo possa essere restituito al governo. Il testo va rimandato alla commissione che lo ha emendato. E comunque, se ce lo rimandano, ne rinvieremo uno nuovo. Il codice di autoregolamentazione? Esistono già nei partiti, ma non mi pare abbiano avuto risultati. L’Irsap? Non sapevo ci fosse un ddl per la modifica delle modalità di elezione del presidente. Ma Alfonso Cicero è l’amministratore che ha presentato più denuncia in Sicilia sulla gestione dell’Asi. I motivi per cui è presidente sono legati anche a questo…”.

 

LA CONFERENZA STAMPA

È arrivato il presidente Crocetta: “Forse anche questa conferenza verrà vista come una cosa insensata, come una perdita di tempo. La denuncia di questa mattina riguarda una serie di vicende di accaparramenti di terreni legati alla riforma agraria, che potrebbero fare rileggere la storia. Ho presentato un esposto proprio ieri alla Procura della Repubblica di Messina. Ho incontrato il procuratore Lo Forte che è persino rientrato dalla ferie per raccogliere l’esposto. Ma questo sarà solo il primo di altri esposti. Ne presenterò altri a Palermo e Caltanissetta. Lo spunto viene dall’attuale commissario dell’Esa che ha chiesto un parere su una vicenda assai singolare. Un giorno, il 24 maggio 2011, il signor Bontempo Scavo Carmelo di Tortorici, potete verificare voi stessi chi è, sui vostri iPad”.

“Questo Bontempo appartiene a una famiglia mafiosa di Tortorici – continua Crocetta – Quel giorno va dal notaio Alioto ed effettua un atto di vendita. Vende al signor Galvagno Placido un fondo rustico a Carlentini di una superficie catastale di 129,68 ettari. Ma questi terreni sono terreni dell’Esa. Che erano stati affidati in concessione negli anni ’50. Sparisce dall’atto il riferimento anche agli altri assegnatari del terreno. E il signor Bontempo afferma di avere assunto quei terreni per usucapione. Ma i terreni demaniali non sono soggetti all’usucapione. E i terreni sono stati venduti per 350 mila euro. Sempre il signor Bontempo dichiara che di questi soldi, 300 mila li ha già versati in modo diverso”.

Nuovo j’accuse, quindi, da parte del governatore, che denuncia l’ennesimo illecito: “Se quei terreni sono davvero di proprietà di Bontempo Scavo, dovrebbe spiegarci come mai vende a 350 mila euro un terreno che vale almeno 13 milioni. Non sottovalutiamo cosa significa sfidare una famiglia mafiosa come quella dei Bontempo Scavo, ma quei terreni devono tornare all’Esa. Il commissario ha avuto un mandato dal presidente della Regione e opererà per conto della Regione. Fin da adesso noi pensiamo a una truffa di migliaia di ettari. Almeno duecento milioni di euro di appropriazione dei terreni della Regione. Nessuno però vede niente. E quando qualcuno vede qualcosa, gli dicono ‘pensa a lavorare’. Perché forse qualcuno vuole che la Sicilia vada avanti così. Come per il caso del 118. C’è una parte dell’Ars che fa l’associazione sindacale in difesa di tutte le situazioni di privilegio nell’Isola. Il fenomeno dei terreni lo abbiamo accertato anche nelle Asi. Il commissario dell’Irsap ha anche revocato le assegnazioni di quei terreni. E li renderà noti in una conferenza stampa”.

“Bontempo è un mafioso? Io non l’ho mica detto… – prosegue Crocetta – Certamente, fa parte di una famiglia mafiosa. Diciamo che è geneticamente legato a una famiglia mafiosa…”.

E’ la volta del commissario Calanna, che prende la parola: “Cercheremo di fare pulizia dentro l’ente. I casi non sono pochi. E spesso sono finiti in mano ai componenti delle famiglie mafiose. Molti terreni nel Trapanese, ad esempio, a Custonaci, terreni della riforma agraria sono stati inseriti nei piani-Cava. E adesso sono delle cave di marmo…”.

Si discute anche del ddl sulle incompatibilità e torna a parlare il governatore: “Sul caso del ddl incompatibilità. Il testo adesso è quello modificato in commissione. Ieri so che c’è stata qualche discussione e improvvisamente sono diventati tutti in disaccordo. Credo che ci siamo alcuni discorsi da fare sui diritti dell’assessorato passivo. Perché chi ha una convenzione con la Sanità non può candidarsi e diventa invece incostituzionale se questa incompatibilità venisse estesa alla Formazione? Non c’è nessuna negazione del diritto passivo. Il problema è di natura etica e politica. Se io fossi sposato e il mio coniuge partecipasse a tutte le gare della Regione siciliana, pensate sinceramente che non ne vincerebbe un po’? Anzi – continua Crocetta – forse dovremmo specificare meglio la norma ed estenderla anche ai conviventi. Che il tema non sia inventato lo dimostra il fatto che il mondo della Formazione sia in mano a poche famiglie. I più bravi a presentare i progetti della Formazione sono le mogli dei deputati? Di fronte al caso Giacchetto tutto il sistema si dovrebbe chiedere se si dovevano spendere 160 milioni di comunicazione…”.

Ma è un Crocetta che parla a tutto campo, quello intervenuto in conferenza stamattina, così, spazio anche al caso Irsap: “Mi chiedo se dietro a qualche garantismo ci sia la voglia di mantenere determinati privilegi. Trovo ipocrita da parte di qualcuno che vorrebbe fare pure il moralista, scaricare al governo la mancata approvazione del ddl sull’incompatibilità. Non credo che il testo possa essere restituito al governo. Il testo va rimandato alla commissione che lo ha emendato. E comunque, se c’è le o rimandano, ne rinvieremo uno nuovo. Il codice di autoregolamentazione? Esistono nei partiti, ma non mi pare abbiano avuto risultati. La mia maggioranza? È solida in certe cose, in altre no. L’Irsap? Non sapevo ci fosse un ddl per la modifica. Ma nel frattempo che fa l’ente, sta fermo? Cicero è l’amministratore che ha più denunciato in Sicilia. I motivi per cui è presidente è anche questo…”.

E sull’Irpef: “Io sono contrario all’ulteriore indebitamento. Non possiamo condannare i siciliani a pagare per trent’anni una tassa così alta. Noi vogliamo utilizzare al posto dell’addizionale, le somma che proviene dal risparmio ottenuto nella Sanità. Oppure l’altra strada è quella dei trasferimenti statali, che sarebbero incerti. Non mi convince, e noi insistiamo su quella tesi. Io direi di attendere uno, due mesi. Fermiamoci un attimo, magari a settembre non ci sarà bisogno di quell’aumento. Il ddl del governo con l’aumento? Era per sbloccare i soldi alle imprese. Avevamo deciso di portarlo in Aula, e poi calibrarlo strada facendo. Ma il ddl che vareranno sarà fondato su quello che dico io”. Confermata dunque la linea del presidente della Regione, contro l’aumento delle tasse.


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