Terrore per una donna incinta |Un cacciavite in gola per la borsa - Live Sicilia

Terrore per una donna incinta |Un cacciavite in gola per la borsa

Grazie all'intervento di alcuni passanti il rapinatore è scappato. La polizia lo ha arrestato poco dopo, essenziale la descrizione fornita dalla vittima.

CATANIA – Ha urlato. Un cacciavite puntato in gola per farsi consegnare la borsetta.  Terrorizzata, con le mani poggiate sulla pancia per proteggere il suo bimbo in grembo. Le sue grida sono arrivate alle orecchie giuste: alcuni passanti, infatti, si sonoa accorti di cosa stesse accadendo e il loro intervento ha messo in fuga il ladro. La donna si è rifugiata in un negozio di Viale Africa ed ha raccontato che quell’uomo voleva derubarla.

Giuseppe Pentola

E’ arrivata la polizia. La donna incinta ha saputo fornire una descrizione dettagliata agli agenti che hanno fatto scattare le ricerche. Non prima però di essersi assicurati che vittima e bimbo stessero bene. Giuseppe Pentola, 40 anni, è stato arrestato per rapina aggravata. E’ stato rintracciato poco distante dal luogo dell’aggressione. Tutto è accaduto in una manciata di secondi intorno alle 9.30 del mattino.

E, in questa città, gli attimi terrore purtroppo sembrano non riguardare più solo la notte e il buio. Ciò che getta un ombra di luce in questa storia è l’intervento dei passanti. Oggi come ieri, per la rapina in banca di Via Umberto, ancora una volta la collaborazione dei cittadini ha permesso di scrivere ben impressa la parola “giustizia”. E quindi, un plauso al grande senso civico dei catanesi.

 


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