CATANIA – L’urgenza con cui era stata chiesta la trattazione della delibera si è infranta contro la pregiudiziale proposta dal presidente della commissione Bilancio, Maurizio Zarbo, e approvata dai consiglieri presenti in aula. Non è stata votata, alla fine, la nuova bozza della convezione per l’affidamento del servizio di tesoreria del Comune di Catania.
Il bando andato deserto
Dopo un bando andato deserto per quattro volte negli ultimi anni, delle quali l’ultima alla fine di dicembre 2023, Palazzo degli elefanti ha deciso di modificare il testo della convenzione da stipulare con l’eventuale aggiudicatario dell’appalto. All’articolo 15 sono state inserite commissioni per chi vincerà la gara. Un modo per rendere la partecipazione più appetibile al mercato.
Una spiegazione fornita anche dall’assessore al Bilancio Giuseppe Marletta che, dallo scranno dell’amministrazione, ha raccontato il documento al senato cittadino. Sottolineando l’importanza di mettersi nelle condizioni di interrompere il sistema delle proroghe.
Nessuno vuole l’urgenza
Non c’è verso, però, di fare andare giù una votazione d’urgenza al Consiglio comunale. Perfino il presidente dell’assise civica, Sebastiano Anastasi, lascia l’aula subito dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti.
A complicare il percorso della delibera c’è il fatto che riguarda il tema della tesoreria, con il conseguente riferimento al dissesto economico-finanziario. “Non c’è stato sufficiente tempo per studiare”, hanno detto in molti.
Così la pregiudiziale proposta dal presidente di commissione Zarbo, affinché la trattazione della delibera venga rinviata a quando i senatori cittadini abbiano avuto il tempo di informarsi e ottenere tutte le spiegazioni necessarie, non ha difficoltà a passare.
“E’ una questione che riguarda il corretto equilibrio e rapporto tra gli organi del Comune. Questo Consiglio, per rispetto del mandato dei cittadini e della legge stessa, non può ridursi a mero organo di ratifica.
Senza contare il fatto che una richiesta di convocazione d’urgenza in assenza dei necessari requisiti potrebbe viziare la delibera di Consiglio comunale (con le conseguenze che si possono facilmente immaginare). L’urgenza non può diventare inerzia!”.
È quanto dichiarato dalla consigliera comunale del Mpa, Serena Spoto, durante la seduta.
“Non vi parlate?”
Tutto rimandato, quindi. Per la gioia dei consiglieri di maggioranza, puntualmente evidenziata dall’opposizione: “Ma voi con l’amministrazione non ci parlate?”, domanda il capogruppo del Partito democratico Maurizio Caserta.