“Sono stato dai magistrati per rispondere alle loro domande sulle contestazioni addebitatemi. Sulla richiesta avanzata dal mio difensore di formulare in modo chiaro e preciso, come impone la legge, i fatti o il fatto, le prove o le condotte, non mi e’ stato indicato un solo fatto o una sola condotta e, quindi, non ho potuto rispondere, pur essendomi recato in procura per contribuire all’accertamento della verita’”. Lo ha detto il senatore Salvatore Cuffaro dopo essere stato interrogato dai pm della dda di Palermo che indagano sul cosiddetto “tesoro” di Vito Ciancimino.
“Ho fatto comunque presente di essere disponibile in qualsiasi momento – ha aggiunto Cuffaro – e, nel loro silenzio, avanzeremo richiesta di archiviazione”.
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