PALERMO– Il sogno natalizio della piccola Clara torna in scena oggi fino al 22 dicembre al Teatro Massimo di Palermo. ‘Lo Schiaccianoci’ di Čajkovskij, classico del balletto russo, sarà rappresentato nella versione firmata dal coreografo Amedeo Amodio e con un allestimento di Emanuele Luzzati. Per sostenere l’associazione ‘Medici Senza Frontiere’, il Teatro Massimo, con il patrocinio del Comune di Palermo, del Mibact e della Regione Siciliana, ha poi deciso di aprire al pubblico la prova generale, devolvendo il ricavato della serata all’organizzazione premio Nobel per la pace nel 1999 Medici Senza Frontiere. Il soggetto del balletto di Čajkovskij si basa sulla famosa favola ‘Lo schiaccianoci e il Re dei Topi’ di Eta Hoffmann.La versione di Amedeo Amodio presenta fin dalle scene iniziali le proiezioni di Teatro Gioco Vita, un celebre Teatro delle ombre di Piacenza specializzato nel teatro per ragazzi.
Per il “Progetto scuola”, la rassegna di concerti e prove aperte al pubblico dedicati agli studenti delle scuole, del Conservatorio e dell’Università di Palermo, in concerto il Gospel Project Interenic Choir diretto da Pietro Marchese alle 21 al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo. Natale, tempo di presepi con una splendida mostra nel cuore del centro storico di Palermo. Partenza da Palazzo Pantelleria, in piazza Meli 5, per girare una per una le botteghe degli artigiani intorno. In ogni vetrina, infatti, sarà esposto un presepe. Presepi da tutto il mondo e presepi della tradizione siciliana per raccontare la Navità ed esaltare la via degli argentieri della zona di San Domenico.
Nell’ambito del progetto culturale denominato “Terrasini , 20 volte e passa”, presso l’ex Antiquarium comunale in piazza Falcone e Borsellino, la mostra di presepi dal titolo: “Intorno al presepe… idee, emozioni, sensazioni”. La manifestazione è organizzata dall’’Associazione culturale “Così, per… passione!”, con il patrocinio del Comune di Terrasini e con sponsor il Centro Commerciale “La Torre” di Palermo. L’intento della iniziativa è quello di contribuire, pur nella modestia delle modalità scelte, al recupero, alla sopravvivenza, alla salvaguardia e alla riappropriazione di una delle tradizioni popolari più sentite, espressione profonda del Santo Natale, sintesi di fede, ricordi, storia, leggenda, arte e artigianato.
La rassegna comprende presepi dalla tradizionale fattura artistico e/o artigianale, creati ed allestiti, in loco, e non, ai quali si affiancano esemplari di collezioni private, realizzati in varie materie, forme e dimensioni: coinvolgente testimonianza tangibile delle capacità espressive – nel sapere ideare, fare, produrre, disegnare, dipingere, costruire, raccogliere, conservare – di talenti ed intelligenze del nostro paese.
