Torna la Leopolda Siciliana | I renziani ripartono dal Sud - Live Sicilia

Torna la Leopolda Siciliana | I renziani ripartono dal Sud

Davide Faraone

La kermesse il 5 e 6 ottobre. Intanto i Partigiani dem chiedono tempi stretti per il congresso.

PALERMO – In attesa di conoscere il cronoprogramma della fase congressuale, i renziani lavorano al tradizionale appuntamento con la Leopolda siciliana. L’evento organizzato da Davide Faraone si terrà il 5 e 6 ottobre, come ha annunciato l stesso senatore dem. “Ci vediamo al teatro Santa Cecilia di Palermo per ‘Mezzogiorno tutti i giorni’. Sarà una due giorni piena di sorprese e di novità. Ospiti della politica nazionale e dei territori, della società civile e delle professioni si alterneranno sul palco per affrontare e approfondire tutto ciò che può rappresentare la ripartenza del Mezzogiorno”. Così Faraone su Facebook. 

“Partiremo dalle criticità, dalle tante criticità – scrive Faraone -, ma senza perder d’occhio le enormi potenzialità che abbiamo intorno, in termini di capitale umano e di ricchezza del territorio. La sfida è quella di concludere la due giorni con una nuova visione economica e sociale per il Sud, un piano che stia nella contemporaneità ma che sia proiettato al futuro. Perché, mentre questo governo gialloverde pensa a politiche del passato, noi pensiamo che il Sud debba ritornare al futuro. Iscrivetevi, partecipate, intervenite scrivendoci a mezzogiornotuttiigiorni@gmail.com”. 

Antonio Rubino (Pd)

Intanto, si attendono i passaggi che apriranno la fase congressuale regionale. Fausto Raciti, segretario uscente, dovrebbe convocare a breve la direzione. “Le parole di Fausto Raciti hanno aperto, di fatto, l’iter congressuale e la discussione politica. Ora occorre fare presto”. Così Antonio Rubino (PartigianiDem) durante un’iniziativa del Pd. “Il Pd siciliano – dice Rubino -non ha bisogno né di orazioni funebri né di becchini ma semplicemente di un gruppo dirigente che avvii il necessario lavoro di ricostruzione e che sia legittimato dal nostro popolo. Sulle responsabilità dello “stato dell’arte” e su quanto successo in questi quattro anni se ne discuterá al congresso. Mi auguro che tutto il gruppo dirigente abbia la stessa onestà intellettuale di Fausto Raciti e si assuma la propria quota parte di responsabilità mettendosi, come il segretario uscente, in discussione”. 

 

 

 

 


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