CATANIA. Le alte temperature, certo. Ma anche, e soprattutto, la mano vile dei piromani che di passare per la propria coscienza non vogliono proprio saperne.
Anche oggi roghi dappertutto in provincia. Incendi soprattutto di sterpaglie ma che mettono a ferro e fuoco qualunque zona e assediano intere comunità esposte al pericolo e all’inquinamento.
Ad alimentare il fronte del disastro ambientale anche rifiuti (quelli non mancano mai) accatastati sui bordi delle strade. Anche quest’anno come gli altri anni con la popolazione etnea costretta a subire quanto accade.
Nel mezzo, il lavoro incessante dei Vigili del Fuoco. Ci sono giornate (ed ormai è una costante) in cui diventa quasi impossibile rispondere alle centinaia di chiamate che arrivano per segnalare questo o quel focolaio: una situazione ormai insostenibile se rapportata ad un organico che, manco a dirlo, è ridotto al minimo indispensabile. Eppure, il lavoro delle squadre dei Vigili del Fuoco resta incessante ed encomiabile e vale sottolinearlo non per schiacciare l’occhio ad una ruffianeria sterile: bensì perchè le cronache quotidiane, pongono involontariamente in secondo piano l’opera scontata e doverosa del pompiere di turno.
Nel frattempo, soltanto fino al pomeriggio di oggi, vi sono stati interventi urgenti a Gravina di Catania, a Belpasso, nella stessa Catania, a Misterbianco, ad Ali San Filippo, a San Gregorio, a San Giovanni Galermo ed Acidario San Filippo.
Si è appena all’inizio dell’estate e così la situazione rischia di divenire incontrollabile. E’ tornato l’incubo incendi e mai come questa volta alle istituzioni è chiesto di non restare a guardare.