PALERMO – “Questa è una Sicilia nella quale chi ha i soldi può permettersi le vacanze e gli altri stanno a casa”. La riflessione amara di Ismaele La Vardera, fondatore del movimento Controcorrente e deputato all’Ars, arriva all’indomani della relazione della guardia di finanza sulla vicenda dei tornelli nella spiaggia di Mondello gestita dalla Immobiliare Italo-Belga e nel giorno in cui una direttiva dell’assessora regionale all’Ambiente, Giusi Savarino, prova a mettere ordine nel settore.
La relazione della guardia di finanza e la successiva direttiva dell’assessore hanno fatto chiarezza.
“Mi permetto di dire che si stava spostando l’attenzione su un elemento che non è il problema di fondi di questa vicenda: i varchi liberi di accesso alla spiaggia. Ci sono sempre stati e nessuno ha mai detto il contrario. Ad ogni modo non posso che esprimere grande soddisfazione per la direttiva dell’assessorato regionale che non fa altro che scrivere la storia: tornelli e staccionate vanno rimossi dalle spiagge. Non si tratta solo di una vittoria per Mondello ma bensì per tutti i siciliani considerato che questa avrà effetti in tutta la regione”.
Lei però ha sollevato un altro caso che riguarda Mondello, relativo alla porzione di spiaggia destinata all’utilizzo libero. Si spieghi meglio.
“La direttiva Bolkestein impone che il 50% del litorale sia libero. La cosa folle è che per quanto riguarda Palermo, in questo conteggio, rientra anche la spiaggia della costa sud, dove quasi nessuno va a fare il bagno. È come se, da Capo Gallo a via Messina Marine, fosse un’unica spiaggia. Il risultato è che a Mondello l’80-90% del litorale risulta privato, perché nel computo complessivo nella parte di spiaggia libera rientra anche la costa sud”.
Un passo indietro ai tornelli e alla direttiva Savarino, è solo un problema della Italo-Belga?
“Ebbene sì, dalle segnalazioni che ricevo in questi giorni sembra proprio che la situazione peggiore sia a Palermo. Nessuna spiaggia in Sicilia ha i tornelli all’interno del lido. Ci hanno segnalato la presenza di staccionate in altre zone e anche quelle vanno rimosse perché impediscono l’accesso al mare ma, ripeto, la situazione peggiore è qui a Palermo”.
All’Ars avete approvato un Ordine del giorno che impegna il governo ad intervenire sul problema.
“Si tratta di un grosso passo in avanti e va dato atto ad alcuni esponenti della maggioranza, come Marianna Caronia, di avere sostenuto quel documento”.
Sembra che lei stia diventando in questi giorni sempre più riferimento del fronte delle opposizioni.
“Vorrei andare anche io in vacanza ma il mio telefono non smette di squillare da quando, con Matteo Hallissey, abbiamo fatto quel blitz a Mondello. Mi auguro che le opposizioni possano compattarsi su questo tema. L’Ordine del giorno è stato un primo passo ma mi rendo conto che sia necessario fare di più”.
Da questa vicenda tipicamente ferragostana che Sicilia emerge?
“Una Sicilia nella quale chi ha i soldi può permettersi di fare la vacanza e chi non li ha resta a casa. Trovo assurdo che in venti anni nessuno si fosse accorto di quanto accadeva a Mondello”.
Ci saranno nuovi blitz?
“Sì, non solo Palermo ma anche in altre spiagge della Sicilia. Stiamo raccogliendo le segnalazioni”.

