CATANIA – Edilizia giudiziaria a Catania. Un problema annoso, ma soprattutto un costo elevatissimo per la Pubblica Amministrazione che sborsa annualmente somme a sei zeri. Procede a ritmi serrati il progetto di trasformare il presidio ospedaliero dell’Ascoli Tomaselli nella nuova cittadella della Giustizia. Oggi a Catania si è svolta una conferenza dei servizi convocata dall’assessore regionale alle Infrastrutture Nico Torrisi per analizzare gli aspetti finanziari e il progetto preliminare per la ristrutturazione dell’immobile, allo stato inutilizzato, affinche in tempi celeri possa ospitare una parte degli uffici giudiziari di Catania.
La parte finanziaria. L’intero progetto di riqualificazione dell’Ascoli Tomaselli prevede un costo complessivo di 43 milioni di euro. Ad oggi la Regione ha messo a disposizione 10 milioni di euro destinati alla Sanità ed ha individuato l’azione finanziaria attraverso cui reperire i fondi mancanti. La linea di intervento si muove nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Sicurezza e Legalità”, dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa, inserito nel fondo Sviluppo e Coesione. 33 milioni di euro che coinfluirebbero in un progetto per la creazione di un presidio di legalità, importante e strategico anche al fine del contrasto della criminalità organizzata.
“La Regione, con in testa il presidente Rosario Crocetta, – commenta l’assessore regionale Nico Torrisi – sta lavorando affinchè il progetto di ospitare la Cittadella della Giustizia all’Ascoli Tomaselli si realizzi. Abbiamo già individuato le linee di intervento per reperire i fondi e questo ci permetterebbe di poter iniziare i lavori nei tempi previsti e cioè entro il 2015″. Al vertice doveva essere presente anche l’assessore regionale alla Sanità, che non ha potuto partecipare per impegni concomitanti. “Ringrazio l’assessore Lucia Borsellino – aggiunge Torrisi – con cui c’è piena sintonia e collaborazione anche su questo progetto”. Alla riunione erano presenti i funzionari della Regione Siciliana, il sindaco di Catania Enzo Bianco, il Procuratore di Catania, Giovanni Salvi, il Procuratore Generale, Giovanni Tinebra, il presidente dell’Anm, Pasquale Pacifico, il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Maurizio Magnano Di San Lio e altri attori coinvolti nel progetto della Cittadella della Giustizia.
“E’ un passo avanti molto importante: – commenta il sindaco di Catania, Enzo Bianco – finalmente siamo passati dalla fase delle chiacchiere e delle idee alla fase operativa. La Regione Siciliana ha già presentato un progetto preliminare che prevede non la demolizione dell’Ascoli Tomaselli ma una ristrutturazione dell’edificio esistente. La città aspetta di avere una cittadella giudiziaria dove concentrare tutti gli uffici civili e ciò risolverebbe molti problemi”.
Ottimista Bianco anche sull’inghippo legato alla destinazione d’uso del Palazzo della Poste, acquistato anni fa proprio per ospitare gli uffici giudiziari. Il Ministero della Giustizia deve “liberare” l’immobile da questo vincolo. “La questione si rivolve rapidamente – commenta il sindaco – perchè la mia idea è quella di vendere alla Cassa Depositi e Prestiti e le somme che si ricavano destinarle alla Cittadella della Giustizia”. Nel corso della riunione è stata avanzata l’ipotesi di utilizzare il profitto della cessione, stimato in circa 7 milioni di euro, per poter acquisire la proprietà dell’Ascoli Tomaselli.
La proprietà dell’immobile, infatti, è un tassello cruciale per poter far partire la richiesta di reperimento di fondi. Aspetti tecnici, insieme a quello della destinazione d’uso del Palazzo delle Poste, che devono trovare una pronta soluzione per far andare avanti il progetto. “Io credo che abbiamo trovato una linea condivisa – afferma il Procuratore di Catania, Giovanni Salvi – ci sono dei problemi tecnici, non proprio piccoli, come quello con il Ministero della Giustizia riguardante la destinazione d’uso di Palazzo delle Poste, però la Regione ha trovato i fondi che consentono finalmente a Catania di avere un Palazzo di Giustizia degno di questo nome e di non pagare più salati canoni di locazione ai privati. E quindi un’iniziativa per il buon funzionamento della giustizia e di moralizzazione della vita pubblica”.
L’avvocato Magnano di San Lio, in rappresentanza del mondo forense, ha avanzato alcune criticità rispetto al progetto ed ha chiesto di poter presentare proposte in merito anche a quali sezioni e parti dell’apparato della giustizia dislocare all’Ascoli Tomaselli. Da parte della Regione e dei tecnici che hanno lavorato al progetto preliminare è stata data la massima apertura al confronto e al dialogo.
Assente per motivi istituzionali il Presidente del Tribunale, Bruno Di Marco. Ma già domani è in programma un tavolo con l’assessore regionale Nico Torrisi per informarlo dell’esito della riunione operativa.