PALERMO – Palermo e non solo. Il toto-nomi impazza anche a Roma. Chi saranno i siciliani che andranno a occupare un posto nel nuovo esecutivo nazionale guidato da Giorgia Meloni? Ministri, viceministri e sottosegretari made in Sicily di certo non mancheranno e già qualche nome trapela (anche perché il tempo stringe, il 13 ottobre si voteranno i presidenti delle due Camere e a cascata si dovrà completare il puzzle della squadra lavorando di Manuale Cencelli).
Tra i nomi che circolano con più insistenza sulla presidenza della Camera c’è quello di Ignazio La Russa che ad ogni modo avrà di certo un ruolo di primo piano sullo scacchiere nazionale. Restando in casa meloniana i siciliani che potrebbero spuntala alla guida di un Ministero ci sono Adolfo Urso (in corsa per la Difesa e per gli Esteri) e l’ex presidente della Regione, Nello Musumeci, pronto a occupare il dicastero del Sud. Nel borsino dei papabili sottosegretari, secondo i rumors, ci sarebbe il nome dell’ex assessore al turismo, Manlio Messina.
La pattuglia sicula dei papabili azzurri ruoterebbe invece attorno ai nomi dell’ex sottosegretario Giorgio Mulè, Matilde Siracusano e le deputate uscenti non riconfermate Gabriella Giammanco e Stefania Prestigiacomo (che ha dalla sua l’esperienza). Senza dimenticare l’ex presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè che, secondo i beneinformati, anche ala luce dell’esperienza pregressa, difficilmente si accontenterà di fare il senatore semplice. Un’ipotesi accreditata lo vorrebbe capogruppo degli azzurri a Palazzo Madama.
Il Carroccio potrebbe puntare sull’avvocato Giulia Bongiorno per ottenere la casella del Ministero della Giustizia. Un altro nome che circola è quello del segretario regionale Nino Minardo che potrebbe andare a ricoprire il ruolo di sottosegretario. Tra i centristi, eletti nella lista Noi Moderati, si sussurra, invece, il nome dell’ex ministro ed ex sottosegretario Saverio Romano.