PALERMO – Il tempo dei proclami e dei buoni propositi è agli sgoccioli, per Paul Baccaglini è arrivato il momento di far sul serio per legittimare la sua posizione di nuovo presidente del Palermo. Per l’italo-americano, che formalmente è il numero uno del club di viale del Fante da poco più di un mese, i prossimi giorni saranno infatti quelli delle risposte che in molti, tifoseria rosanero in primis, attendono per poter comprendere quale sarà il futuro della società siciliana sia in caso di permanenza in serie A o anche nella malaugurata prospettiva di una retrocessione in cadetteria. Il caso ha poi voluto poi che proprio le vicende calcistiche e quelle prettamente economiche intrecciassero il proprio cammino con la squadra che, nonostante il tentativo di fidelizzazione portata avanti da Baccaglini, non è riuscita a tirarsi fuori fino ad ora dalle sabbie mobili della zona retrocessione aggravando anzi la propria posizione di classifica.
Il fatto che nella settimana che porta al 19 aprile, data indicata dallo stesso Baccaglini per comunicare il nome della società che rileverà le quote del Palermo, poi sia arrivato difatti il primo cambio in panchina, con la neanche troppo occulta regia di Zamparini che ha virato in direzione di una vecchia conoscenza come Diego Bortoluzzi, ha reso di certo leggermente più turbolento l’avvicinamento ad una tappa fondamentale per il closing in salsa rosanero. Dopo quello consumato in casa Milan appena ventiquattro ore fa, con Silvio Berlusconi che ha concluso il lungo affare con la cordata cinese, infatti quello fra Baccaglini ed il Palermo diventa il secondo appuntamento più atteso in un mese contraddistinto dai passaggi di testimone ai vertici di società della massima serie.
Quello che si appresta a diventare a tutti gli effetti il più giovane presidente della serie A però non modificherà la routine fino ad ora seguita alla vigilia di un match della sua squadra, a maggior ragione in occasione di una gara delicata e fondamentale come quella che Nestorovski e compagni giocheranno al ‘Barbera’ contro il Bologna domani. L’ex Iena seguirà i 90’ nell’impianto palermitano così come già accaduto con la Roma ed il Cagliari, sfortunatamente con il medesimo epilogo. Baccaglini, così come i sostenitori rosanero, sperano ovviamente in un successo con gli emiliani di Donadoni che rappresenterebbe un ottimo viatico in vista della chiusura della trattativa con Maurizio Zamparini, sulla carta ancora unico proprietario del club.
Come affermato a più riprese da Baccaglini nel corso delle numerose interviste concesse in quest’ultimo mese il suo desiderio è quello di riuscire a concludere in anticipo il passaggio del 100% delle quote, termine da subito stabilito nella data del 30 aprile, per poter dunque mostrare alla città che la tanto pubblicizzata solidità economica di cui il Palermo necessita, a maggior ragione nel caso di una retrocessione al momento più che plausibile, non è solo teorica ma effettiva. Così da poter rifondare la squadra e lanciare con forza la costruzione del nuovo stadio, dichiarato fondamentale dallo stesso Baccaglini. Il conto alla rovescia è dunque giunto agli ultimi giorni, da mercoledì 19 se ne saprà sicuramente dire più.