"Tra sei mesi i lavori |al palazzo di cemento" - Live Sicilia

“Tra sei mesi i lavori |al palazzo di cemento”

Auditorium gremito al viale Castagnola in occasione della lunghissima assemblea cittadina promossa dalla Cgil e dal Comitato Librino Attivo.

L'annuncio di D'agata
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CATANIA- Librino, il quartiere popolare simbolo delle incompiute e vessillo di ogni campagna elettorale che si rispetti, ieri sera è stato al centro di un’assemblea cittadina fiume promossa dalla Cgil di Librino, la Cgil di Catania e del Comitato Librino Attivo. Un vero faccia a faccia tra abitanti, dirigenti scolastici, membri delle associazioni e amministrazione comunale, con Saro d’agata, assessore Ecosistema urbano con delega a Librino; Orazio Licandro, assessore ai Saperi e alla Bellezza Condivisa, Sara Fagone, responsabile Cgil Librino, la giovanissima studentessa Monica Ardizzone del Comitato Librino Attivo e Giacomo Rota, segretario generale della camera del Lavoro. L’incontro si è tenuto all’Auditorium della Chiesa Resurrezione del Signore al viale Castagnola, proprio in uno dei luoghi simbolo e punto di riferimento per molte famiglie in difficoltà del quartiere. Moltissima la carne al fuoco tra proposte, lamentele, rabbia dei cittadini e iniziative da intraprendere per il rilancio dell’area.

“Non ci rassegniamo all’immobilismo – ha spiegato Fagone – e al luogo comune che ci vuole sempre più abbandonati a noi stessi. Librino è un quartiere giovane e che come tutti i giovani a moltissime potenzialità che devono venire fuori. Da anni abbiamo presentato una piattaforma, ci auguriamo che almeno questa giunta sappia valorizzarla nel modo migliore”. A poco più di un anno dall’insediamento di Bianco, “Librino è sicuramente più pulito, – continua – e D’Agata ha mantenuto la parola perché ogni settimana partecipa alle riunioni ma per il resto è ancora tutto uguale”. La prima considerazione amara è a proposito di Villa Fazio, la cui consegna è stata posticipata: “ Siamo profondamente – dice ancora – delusi, perché avevamo chiesto che Villa Fazio fosse gestita dalle associazioni sportive della zona, ma così non è stato”.

Ma le proposte della Cgil non finiscono qui. Molte le domande senza ancora una risposta. “E’ possibile che in questo quartiere l’unica presenza dello stato sia rappresentato dalla scuole?” Non ci sono istituti superiori, centri di aggregazione e le strutture pubbliche sono abbandonate, vandalizzate o incomplete e, (basti pensare ai lavori mai iniziati per il palazzo di cemento o alle spine verdi). Che fine hanno fatti i decentramenti amministrativi? Vorremmo anche sapere come mai non si è ancora trasferito ancora a Villa Nitta il commissariato di Polizia che già un anno fa veniva dato per imminente. Ecco, noi al momento non vediamo soluzioni e ci piacerebbe capire dove è l’inghippo”. “Questo quartiere – ha detto invece Ardizzone – non può essere un serbatoio di voti a cui attingere nel periodo delle campagne elettorali per poi essere dimenticati. Non c’è vigilanza, controlli ma solo anarchia. Non abbiamo nulla. Librino pretende – ribadisce la giovane Monica – di avere di più”.

L'auditorium al Viale Castagnola

Moltissimi poi gli interventi e le proteste da parte dei cittadini. “ Librino – ha commentato una signora residente al viale Castagnola – è un quartiere che si è fatto da solo nell’assenza delle istituzioni, solo grazie ai presidi, ai cittadini e l’aiuto della parrocchie. La Porta della Bellezza – aggiunge – divide questo quartiere, e rappresenta il triste divario fra Librino vecchio e nuovo. Stanno aumentando – evidenzia la signora – i fenomeni di criminalità nell’area vecchia, dopo una certa ora diventa impossibile uscire di casa i più anziani hanno paura. Sappiamo tutti per esempio che Via della Dalia è ormai piena di prostitute, o che nella vecchia succursale della Pestalozzi ormai vandalizzata, è frequentata da facce poco raccomandabili”. Noi vorremo davvero che – aggiungono – questa parte della città diventi città.

E a fine conferenza arriva l’annuncio dell’assessore D’Agata in risposta alle grandi attese del quartiere. “E’ stato approvato il piano città registrato dalla Corte dei Conti, ci auguriamo dunque che entro sei mesi partano i lavori per la ristrutturazione del palazzo di cemento e per la realizzazione delle spina verde del viale Moncada. Poi lavoreremo – aggiunge – per l’individuazione di spazi destinati agli orti urbani da assegnare alle cooperative e alle associazioni del quartiere come nuovi centri di aggregazione. Per quanto riguarda Villa Fazio, abbiamo purtroppo avuti dei problemi con la fornitura di acqua ed energia elettrica ma siamo ormai in dirittura di arrivo con i lavori”. Ma tra i problemi del quartiere persiste la scarsa o per meglio dire assente manutenzione degli edifici di proprietà dell’Iacp, la maggior parte dei quali versano nel degrado. “Il comune ha scritto più volte all’Iacp – risponde l’assessore – per richiamarlo alle sue responsabilità e perché esegua i lavori relativamente agli ascensori guasti per esempio. Il comune al momento non possiede – afferma – le risorse per provvedere alla risoluzione di uesti problemi. Noi faremo di tutto per trovare un punto d’incontro”.

Arriva anche la proposta di Antonio Presti, fondatore di Fiumara D’Arte, d’inserire la Porta della Bellezza di Librino nel percorso turistico cittadino. La cultura insieme al vasto potere della bellezza indicati da tutti come gli input sui cui puntare per una reale riqualificazione del quartiere. “ E’ un fatto estremamente positivo e democratico – commenta l’assessore Licandro – che la cittadinanza sia così presente stasera e abbia un rapporto diretto con l’amministrazione senza filtri o strumentalizzazioni”.

“Se i siti museali e monumentali nella peculiarità di Catania sono concentrati al centro non è certamente colpa mia”, risponde Licandro alle critiche mosse a proposito della decisone di non utilizzare ancora Librino come location per le tante attività ed eventi culturali della città, moltissime delle quali organizzate anche nel corso di quest’estate. “Lo abbiamo fatto anche per permettere ai cittadini catanesi di conoscere l’immenso patrimonio di questa città. Ma non appena verranno effettuati – promette infine – gli interventi al teatro vandalizzato per esempio, o a villa Fazio anche qui a Librino ci sarà vita culturale e vivacità come nelle altre aree della città”.

Ma tra gli intervenuti anche Marilena Tosto, dell’associazione sportiva Hdueo che da settembre su decisone della nuova dirigente dell’istituto ha avuto improvvisamente negata la possibilità di gestire la piscina della scuola Campanella-Sturzo. “Quest’associazione – ha detto a riguardo Giacomo Rota, segretario generale della camera del Lavoro – dopo sette anni ha avuto tolta la scuola nella quale praticava l’attività sportiva, cercheremo di capire il perché di tale provvedimento. La Cgil annuncia che farà precisa istanza al direttore della pubblica istruzione regionale per conoscere il motivo per il quale questa associazione è stata buttata fuori. Librino ha bisogno di normalità, e l’amministrazione pubblica così come lo Stato devono investire su questa risorsa”.


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