Incidente stradale mortale nel primo pomeriggio sulla statale Palermo-Sciacca. A perdere la vita è stata Fiorella Villanova, una ragazza classe ’84 originaria di San Giuseppe Jato, alla guida di una Ford Ka che si è schiantata frontalmente con una Hyundai Accent in modo violentissimo: ha terminato la sua corsa sul guardrail.
La tragedia è avvenuta all’ingresso della strada statale, sul viadotto Oreto che si trova poco dopo il carcere Pagliarelli e ha provocato anche tre feriti, i passeggeri della Hyundai, di Piana degli Albanesi. Si tratta di Giuseppe Amato, 39 anni, Maria di 49 anni e Cecilia di 47 anni. Le due donne sono state trasportate dal 118 all’ospedale Civico, dove sono state ricoverate in prognosi riservata. Meno grave il fratello, che si trova al policlinico. La vittima, 29enne, era laureata in architettura. Il padre, arrivato oggi pomeriggio sul luogo della tragedia, è geometra, lavora all’Ufficio tecnico del Comune di Monreale: Fiorella era la sua unica figlia.
Sul posto i vigili del fuoco che hanno estratto il corpo senza vita della giovane e gli uomini della polizia stradale che stanno effettuando i rilievi per risalire all’esatta dinamica dell’incidente: chiusa al traffico la statale su entrambe le direzioni, nel tratto compreso tra il km 0,200 e il km 3,000. Secondo la polstrada, a contribuire al tragico impatto è stato l’asfalto reso viscido dalla pioggia che potrebbe aver fatto perdere il controllo del mezzo ad uno dei due automobilisti, facendolo finire fuori strada.
“E’ una comunità che si stringe intorno al dolore di questa famiglia – dice l’ex sindaco di San Giuseppe Jato, Giuseppe Siviglia – che tutti conoscevamo. Persone perbene, lavoratrici. Fiorella era una ragazza in gamba, figlia unica, il gioiello dei propri genitori. Soltanto qualche anno fa – ricorda Siviglia – su quello stesso tratto di strada perse la vita un’altra giovane jatina. Era sposina, il marito la stava aspettando a casa. Una tragedia che, come quella di oggi, colpisce profondamente il nostro paese”.
“Allegra, sempre pronta a porgere la propria mano, ad ascoltare”. La ricorda così, invece, un’amica che vive nella stessa cittadina in provincia di Palermo, a pochi metri da dove la giovane abitava, nella zona centrale. “Fiorella era una persona prudente, non riesco a capire come sia potuto accadere tutto ciò. Forse la pioggia, la sfortuna. So soltanto di aver perso una delle persone migliori che io avessi mai incontrato. La nostra piccola comunità dice addio a una giovane che, come molti di noi, rappresentava un tassello importante nel futuro di San Giuseppe Jato, che avrebbe bisogno di molti più ragazzi come Fiorella, pieni di entusiasmo e di forza di volontà”.
