VITTORIA (RAGUSA) – È stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco il corpo del tunisino di 28 anni caduto in una vasca per l’irrigazione in contrada Resiné, tra Vittoria e Scoglitti.
La tragedia sul lavoro e il giovane morto
Il giovane, che era in attesa del permesso di soggiorno, lavorava alle dipendenze di un’azienda agricola per la produzione di ortaggi e di frutta sotto serra. Si occupava di alcune manutenzioni all’interno dell’azienda. Questa mattina si era recato per lavori alla vasca di irrigazione. Era solo e l’incidente non ha avuto testimoni. I colleghi di lavoro, non vedendolo arrivare, lo hanno cercato.
Il luogo del decesso
Alcuni oggetti che stava utilizzando si trovavano accanto alla vasca e si è capito così che l’uomo era probabilmente caduto dentro. Il corpo si trovava nel fondale della vasca ed è stato necessario l’arrivo dei sommozzatori da Catania per recuperarlo. I rilievi sono stati svolti dai carabinieri di Scoglitti e dallo Spresal.
Il fascicolo, per incidente sul lavoro, è stato aperto alla Procura di Ragusa e affidato al sostituto procuratore Santo Fornasier. Il corpo, dopo l’ispezione cadaverica, è stato condotto nell’obitorio del cimitero di Vittoria in attesa dell’autopsia che dovrebbe svolgersi nei prossimi giorni
Barbagallo (Pd): “Fermare strage”
“Un altro morto sul lavoro. Stavolta a perdere la vita è un ventottenne tunisino, annegato pare mentre stava eseguendo dei lavori di manutenzione ad una vasca di irrigazione di una azienda agricola di Ragusa”. Sono le parole del segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo.
“La lista si allunga, è un vero bollettino di guerra: a maggio le morti sul lavoro – continua Barbagallo – in Sicilia erano 17 ed è in continuo e tragico aggiornamento nell’inedia e nell’immobilismo della Regione che non ha fa nulla per aumentare i controlli, di fatti inesistenti e per aumentare il numero degli ispettori del lavoro”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo.
“Nonostante le promesse, anche dopo – aggiunge – le ultime tragedie come quelle di Casteldaccia in cui a perdere la vita sono stati 5 operai, gli ispettori continuano ad essere 49 quando dovrebbero essere 280. Il governo della regione pensi meno ai giochi di potere – conclude Barbagallo – e si impegni per fermare questa strage di inermi”.