CATANIA – Erano in servizio nella base militare di Sigonella le due donne che questa mattina sono morte a Catania in un incidente stradale avvenuto sull’Asse dei servizi, vicino al carcere di Bicocca.
La dinamica
Secondo una ricostruzione diffusa dal comune di Catania, l’incidente sarebbe avvenuto intorno alle ore 5,40 di oggi nei pressi del carcere di Bicocca, nel passaggio a livello di via Passo del Fico. Le due donne sono state sbalzate fuori dall’abitacolo per l’urto violentissimo con un pilone in cemento armato a sostegno della sbarra di stop. L’urto ha fatto capovolgere e accartocciare l’Alfa Romeo 147 su cui viaggiavano, presumibilmente ad alta velocità, di ritorno verso la base militare.
A condurre i rilievi sono stati gli ispettori della Polizia Municipale di Catania giunti sul posto, insieme ai Carabinieri, per la segnalazione di un automobilista. Le salme delle due donne, dopo gli accertamenti, sono state consegnate ai militari della vicina base di Sigonella.
La nota del comando di Sigonella
“Il Comandante della NAS Sigonella americana, Capitano di Vascello Kevin Pickard – si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa della base militare – informa che nella prima mattinata di oggi due militari della famiglia della NAS Sigonella sono stati coinvolti in un incidente mortale autonomo. Per rispetto alle loro famiglie, i loro nomi non saranno comunicati prima di 24 ore dal momento della notifica del decesso ai loro congiunti”.
“La nostra comunità – prosegue la nota – è profondamente rattristata dalla tragica perdita di questi nostri commilitoni. Mancheranno molto ai loro amici, ai loro colleghi ed alla leadership della NAS Sigonella. Nell’affrontare insieme questa situazione, stiamo fornendo tutto il supporto necessario alle loro famiglie nonché ai loro amici e colleghi”. Il Comandante spiega che le cause dell’incidente sono al vaglio degli investigatori.
“Ognuno di voi è un componente essenziale e prezioso della nostra squadra. Per favore, state al sicuro e ricordatevi di guidare con prudenza. Abbiamo bisogno di ognuno di voi”, conclude il Comandante Pickard.