"Tram al via la prossima settimana| Palermo è una città moderna" - Live Sicilia

“Tram al via la prossima settimana| Palermo è una città moderna”

Il primo cittadino (nella foto) commenta l'approvazione del contratto di servizio Amat. Tutte le reazioni politiche. Il Pd grida all'inciucio.

il sindaco orlando
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22 min di lettura

PALERMO – “Il tram partirà la prossima settimana, inviteremo il ministro Delrio perché glielo abbiamo promesso ma comunque partirà”. Il sindaco Leoluca Orlando è raggiante al termine della seduta con cui il consiglio comunale approva il contratto di servizio Amat, che significa anche l’avvio del tram. Ancora non c’è una data certa per l’inaugurazione, ma sarà entro il 2 gennaio.

“La Regione ci ha già detto che la linea 1 può essere usata, fra il 28 e il 29 dicembre attendiamo il decreto per le altre – ha continuato il sindaco – grazie al consiglio comunale, abbiamo fatto insieme un’operazione di equilibrio finanziario e di rispetto ambientale. La Ztl? Esiste in tutte le città moderne e Palermo non è più una cenerentola. Non è una tassa occulta. E’ uno strumento di civiltà che mira a scoraggiare l’uso del mezzo privato, come avviene in tutte le città d’Europa. Un pensiero particolare a Giovanni Mannino, l’operaio morto durante l’esecuzione dei lavori. La sostenibilità economica è assicurata dalla previsione del contratto fino alla data del 2035, che è strumento per mettere in sicurezza i conti dell’azienda e per permettere di programmare altri importanti azioni, a partire dalla costruzione di una dimensione metropolitana per l’Amat, di cui proporremo l’apertura agli altri comuni”. Il Professore si era giocato tutto, minacciando anche le dimissioni in caso di ritardi, e ha vinto su tutta la linea.

Fioccano le reazioni politiche. “Ancora una volta siamo stati responsabili – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – abbiamo ottenuto un grande risultato, la tariffa della Ztl andrà rimodulata 30 giorni prima del bilancio 2016. Se l’incasso sarà superiore, la tariffa andrà abbassata in automatico. Abbiamo detto un secco no alla Ztl a 120 euro, se il Pd avesse accettato la nostra proposta saremmo scesi a 60. I palermitani si trovano a pagare questa ingiusta tassa per questa intransigenza del Pd che nella notte ha abbandonato il tavolo delle opposizioni, dicendo che sotto i 120 euro non erano disponibili a trattare. A quel punto le opposizioni si sono spaccate e il partito del sindaco ha avuto gioco facile a imporre la tariffa. Rimane il rammarico che, se le opposizioni avessero votate compatte, avremmo avuto molte più agevolazioni per i residenti e le classi più deboli, tuttavia la vicenda è semplicemente rimandata al 2016, quando sarà rimodulata. Siamo comunque contenti che alla fine l’Amat e i suoi lavoratori potranno trascorrere un buon Natale, fiduciosi in un futuro migliore”.

“Alla fine il gioco di orlandiani e centrodestra è venuto allo scoperto. La Ztl passa grazie al palese accordo tra Mov 139 e gruppi di centrodestra – dice il capogruppo del Pd Rosario Filoramo – L’emendamento che suggella l’unione tra le due forze politiche è quello sulla riduzione a cento euro del costo del pass per l’accesso alla Ztl. Un pessimo regalo di Natale per le famiglie palermitane. Eravamo certi che ancora una volta, dopo esserci riusciti sulla Tasi, un falso sconto su una tassa inutile ed evitabile li avrebbe messi d’accordo. E’ un’idea che siamo riusciti a rendere palese. L’idea di chi governa e considera i cittadini palermitani un pozzo da cui attingere continuamente per trovare le risorse indispensabili a salvare le aziende comunale. Stavolta è toccato ai problemi di Amat, che verranno parzialmente risolti mettendo le mani in tasca ai cittadini palermitani. Abbiamo svelato alla città che la proposta di Ztl è una “tassa occulta”, una tassa per autorizzare a circolare nella Ztl e quindi continuare ad inquinare. Abbiamo proposto la sostanziale separazione tra l’affidamento del servizio tram ad Amat, che abbiamo sostenuto con convinzione e la gestione della Ztl. Ripetiamo ancora una volta che la Ztl è un intervento di limitazione del traffico privato in favore dell’incentivazione di quello pubblico, al fine di migliorare la qualità della vita dei nostri centri urbani, serve a fluidificare il traffico e rendere certi i tempi di percorrenza interni, contribuisce al miglioramento della salute dell’aria che respiriamo e quindi migliorare la nostra salute, risparmiando nella spesa sanitaria. Ma ancora una volta le scelte di sindaco e maggioranza risultano illogiche sul piano delle limitazioni del traffico privato e pericolosa su quello finanziario. Il Pd, unito e compatto dimostra di essere pronto per candidarsi alla guida della città, non accettando mediazioni al ribasso. Tra un anno si tornerà a votare per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale di Palermo. Noi siamo pronti”.

“Il consiglio comunale ha approvato il contratto di servizio Amat, ma ha bocciato l’emendamento che avrebbe garantito un abbonamento gratuito a tutti i sottoscrittori di pass per le Ztl. Sarebbe stato un importante incentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici, del tram, degli autobus, del bike sharing e del car sharing. Hanno approvato una Ztl inefficace, ma abbiamo dato il via al tram”, dice il consigliere comunale del Pd Salvo Alotta.

“Palermo ha finalmente il suo tram, ma il costo è davvero eccessivo: 100 euro per ogni palermitano che voglia entrare nelle Ztl. Il sindaco e il suo assessore al bilancio hanno messo ancora una volta le mani nelle tasche dei palermitani – dice il consigliere comunale del Misto Filippo Occhipinti – Il consiglio comunale ha mostrato grande responsabilità e fatto la sua parte, permettendo la partenza del tram e scongiurando così la paventata revoca dei 263 milioni dei fondi europei e nazionali serviti per realizzarlo – dice Occhipinti – revoca resa possibile da un comportamento assurdo dell’amministrazione che ha consentito l’iscrizione della delibera il 15 dicembre, mettendo il consiglio con le spalle al muro. Abbiamo evitato un grande danno erariale alle casse del Comune. Il contratto di servizio dell’Amat, che include il tram, è però costruito su un piano industriale che fa acqua da tutte le parti e che mette a rischio la stessa esistenza dell’azienda e il futuro dei lavoratori. Scaricare su Amat il rischio dell’introito previsto con le tariffe Ztl è un azzardo e potrebbe portare al fallimento la partecipata. Ho proposto un emendamento per prevedere la compensazione a carico del Comune, ma è stato respinto dalla maggioranza. L’uso delle Ztl, inoltre, è stato snaturato: dovrebbe per legge essere uno strumento di contrasto all’inquinamento e di tutela della salute dei residenti e invece è solo un modo per fare cassa. Con un mio emendamento inoltre le navette nelle zone balneari, Mondello e Sferracavallo, e nel centro storico saranno totalmente gratuite”.

“Finalmente Palermo e i palermitani si dotano di un efficiente sistema tramviario, si avvia un cambio epocale alla mobilità pubblica cittadina – dice Tony Sala del Mov139 – con l’approvazione del contratto di servizio, l’Amat ha assunto una grande responsabilità, è stata consegnata la gestione e la conduzione delle quattro linee ferrate. Adesso è il turno degli utenti, tocca a loro che dovranno dare un senso compiuto ai costi economici sostenuti, alle trasformazioni ambientali, ai disagi dei commercianti e dei cittadini tutti. Il testimone passa alla Azienda, che dovrà riorganizzare il trasporto pubblico su gomma in modo che sia al passo con il tram e rendere appetibile a coloro i quali sono stati diffidenti dall’usare il mezzo pubblico lasciando parcheggiata la propria auto. Servono tempi certi sulle frequenze degli autobus. Le parole d’ordine sono adesso usare il tram ed abbandonare l’auto. Grazie a tutto il Mov139”.

“La votazione sul contratto di servizio Amat certifica ancora una volta, qualora ce ne fosse stato bisogno, che quella che regge Orlando è una maggioranza di centrodestra – dice il segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli – ancora una volta gli aborti amministrativi del Professore Orlando (che sostiene di aver dato i natali al centrosinistra), vengono approvati con i voti di Forza Italia e Italia dei valori. Una maggioranza, quella Fi-Mov139-Idv, che, cementandosi su operazioni di piccolo cabotaggio, ha dato vita a Ztl scriteriate e inique: 100 euro per ogni passo a prescindere dall’impatto inquinante delle vetture. Vedremo, da oggi, se il sacrificio dei cittadini sarà ripagato da una effettiva diminuzione del numero delle vetture circolanti. E se non dovesse essere così, noi del Partito Democratico saremo pronti, insieme a migliaia di cittadini, a chiederne conto nelle sedi preposte ai relativi responsabili. Un grazie al gruppo consiliare del Partito Democratico per la tenacia con cui, reggendo l’aula per 24 ore di fila, ha provato, fino alla fine, a impedire l’applicazione di una ‘tassa occulta’, partorita al limite della scadenza, non per offrire effettivamente servizi o per migliorare la qualità della vita dei cittadini ma solo per sopperire alla certificata incapacità programmatica e amministrativa di un sindaco. Un sindaco che pensa di potere gestire tutto e tutti con un sistema ricattatorio e preistorico e al quale, a maggior ragione dopo la prova d’aula del Pd, non resta che dire #Profstaisereno”.

“La nuova maggioranza Forza Italia-Orlandiani regala alla città la Ztl-tax – dice Fabrizio Ferrara del Pd – si potevano e si dovevano trovare le somme risparmiando e riducendo le spese sul bilancio, ma la neo maggioranza ha voluto mettere una nuova tassa camuffata da Ztl. I palermitani pagheranno 100 euro l’anno per potere circolare in città. Speriamo che almeno adesso non ci siano nuovi intoppi e che il tram cominci subito a circolare”.

“Il buon senso ha prevalso – dice Alberto Mangano del Mov139 – dopo 18 anni dall’approvazione del P.R.G., che prevedeva 8 linee, il Tram è da oggi una realtà che cambierà profondamente la mobilità urbana, avvicinando la nostra città alle realtà più virtuose. Però la scommessa è appena all’inizio e molto c’è ancora da lavorare per raggiungere risultati soddisfacenti. Il poco tempo per approvare un atto così importante e una certa confusione nella proposta di una Ztl che è tutta da sperimentare e possibilmente da rivedere in diverse parti, non hanno permesso un dibattito sereno nei contenuti e nel progetto di mobilità, scivolando sul terreno dello scontro politico che in una materia così specifica è sempre cattiva consigliera. Auspico che le riflessioni, che non hanno trovato spazio utile in consiglio, possano recuperarsi, considerando sperimentale questa fase di prima attuazione della Ztl, per sottoporla a coerente verifica anche in un confronto diretto con la cittadinanza”.

“E’ stata approvata l’ennesima tassa che graverà sulle tasche dei palermitani con un costo di 200 euro per famiglia. Il sindaco Orlando e l’assessore Catania hanno fatto un bel regalo alla città: una tassa in più”. A dirlo è Dario Chinnici, vicepresidente Pd della Terza Circoscrizione, dopo il via libera del Consiglio comunale all’attivazione della nuova ZTL a Palermo. “Senza maggioranze variabili – prosegue il vicepresidente Pd – Orlando non avrebbe avuto i numeri per far passare la delibera in Consiglio. Ora i palermitani pagheranno una tassa per finanziare l’Amat e il tram, altro che disincentivo a prendere i mezzi privati”. “Se quest’amministrazione – conclude Chinnici – avesse un minimo di programmazione a quest’ora il tram sarebbe partito, la ZTL sarebbe stata introdotta in maniera migliore soprattutto per eliminare il problema inquinamento nel Centro Storico”.

“Si conclude oggi un percorso con l’approvazione di una delibera storica per la città – dice Francesco Bertolino del Mov139 – si introduzione il nuovo sistema tranviario, si istituisce la Ztl, si potenzi il car sharing, si dà inizio al bike sharing e alla gestione dei posteggi con una tariffa oraria. Questo dà il segno dell’importanza storica della delibera che segna un nuovo percorso di visibilità e decoro. La realizzazione del tram, la sua messa in opera e tra pochi giorni il suo funzionamento con i cittadini è sicuramente una scommessa vinta, il percorso che ci attende sicuramente è ancora lungo ma quanto fatto oggi rappresenta una tappa fondamentale del futuro di Palermo”.

“Dopo circa 24 ore, il consiglio comunale ha espresso il suo voto all’atto deliberativo del contratto di servizio dell’Amat. L’atto è stato approvato con 24 sì, 16 no e la mia sola astensione”. Così il consigliere comunale Idv di Palermo, Paolo Caracausi (Idv), commenta l’approvazione del contratto Amat. “Ho dichiarato la mia astensione all’atto in quanto, se da un lato il mio voto poteva essere favorevole perché si dà il via libera al tram – dice Caracausi – dall’altro è contrario perché si introduce con le Ztl una nuova tassa per i cittadini. Siamo riusciti a limitarla riducendola da 120 a 100 euro e introducendo una serie di agevolazioni, come l’eliminazione del pagamento delle strisce blu per i residenti, oltre che includere l’abbonamento del bus. Abbiamo inoltre esentato le macchine elettriche e ridotto del 50% il costo per le auto ibride. Abbiamo anche modificato il contratto di servizio nella parte che riguarda l’occupazione del suolo pubblico in favore dei pubblici esercizi, per potere collocare i dehors . È stato approvato anche un mio ordine del giorno che impegna l’amministrazione a ridurre del 30% gli stalli blu. Anche se non ho espresso un voto favorevole, ritengo che oggi sia un giorno importante per la nostra città che potrà finalmente usufruire di una grande opera come il tram che, nonostante tutti i problemi e i disagi, è la più importante realizzata in Italia negli ultimi anni. Palermo con l’attivazione del tram e delle ztl può diventare quella città europea che tutti noi desideriamo, migliorando anche la qualità della vita”.

“Ventidue ore di consiglio comunale per scrivere la storia di questa città – dice Pierpaolo La Commare del Mov139 – Il tram è una realtà, l’Amat è stata messa in sicurezza, la Ztl è una rivoluzione culturale. Siamo all’inizio di un percorso di nuova mobilità che avrà il suo traguardo con il completamento di anello e passante ferroviario. Abbiamo rispettato le scadenze dell’opera pubblica più importante realizzata in Italia negli ultimi 10 anni. Poco comprensibili le scelte di chi, in dirittura di arrivo, ha tentato di frenare questa rivoluzione, ma oggi è un giorno di festa ed il tram è di tutti i palermitani, anche di quelli che solo adesso ne comprenderanno l’importanza. Complimenti a tutti coloro che hanno reso possibile l’opera, dalle maestranze al Rup Pellerito, auguri a chi dovrà farlo funzionare. Un ringraziamento al gruppo di maggioranza straordinariamente compatto e ai colleghi di consiglio tutti che con ammirevole passione hanno affrontato insieme a noi questa maratona”.

“Sono da anni una convinta fautrice della mobilità sostenibile e dunque del Tram, nonché di tutte le forme alternative di mobilità; qualche anno fa votammo positivamente la Ztl nel Pgtu (Piano Generale Traffico Urbano). Oggi però ho votato contro la delibera insieme a tutto al mio gruppo per il metodo con cui il Sindaco e la Giunta ci costringono a votare e per i contenuti della delibera che imporrà ancora una volta alla Città una vera e propria tassa per entrare nelle Ztl. L’introito di 30 milioni previsto -ammesso che tutti paghino- sarà usato per puntellare Amat e certamente non otterrà l’effetto di ridurre il traffico veicolare privato e le emissioni inquinanti”. Lo dice Antonella Monastra del Pd. “Il 21 dicembre si convoca una prima seduta di Consiglio sull’affidamento all’Amat della gestione del Tram. Il Sindaco in aula, durante la sua -a dire il vero- breve relazione, pone sul piatto le sue dimissioni qualora il Tram non dovesse partire entro il 31 dicembre per intralci dell’aula consiliare. Il tono aveva tutto il sapore del giochetto di sempreo: colpa del Consiglio (inetto e fannullone) se le cose non si fanno, se il Consiglio, con le sue scaramucce da tre soldi, impedisce a Palermo di diventare la città europea del futuro. Ma stavolta non ha funzionato:abbiamo chiesto come mai una delibera così importante sia arrivata in Consiglio a metà dicembre, evidenziando che se responsabilità vi sono , queste ricadono proprio sull’Amministrazione, che incomprensibilmente ha perso alcuni anni per tirare fuori il Contratto di servizio – cambiato e rimaneggiato più e più volte prima di approdare intempestivamente in aula. In più il Consiglio viene costretto a votare al buio: la rimodulazione del Contratto con Amat nasce dal Piano Industriale 2015-2019 che contiene anche la gestione del Tram, elemento di novità per l’azienda: di qui la necessità di rimodulazione. Purtroppo il Consiglio non ha avuto modo di conoscere in aula tale Piano e dunque si è costretti ad approvare la delibera cosiddetta “del Tram” con zone grigie e deleghe in bianco. Vedremo se Palermo grazie a questo provvedimento diventerà almeno una città più vivibile, dato che la classifica annuale del Sole 24 ore anche per il 2015 la colloca fra le ultime , in posizione anche peggiore degli anni precedenti”.

Appello al Sindaco del Presidente della Quarta Circoscrizione Silvio Moncada e dei Consiglieri Ruggiero (Vice Presidente), Tuzzolino, Fazio, Schiera, Abbonato, Buccola, Di Vincenti, Ciprì, Potenza, Lepre e Fanciuso, che hanno votato un documento all’unanimità, affinchè si blocchi l’entrata in vigore del nuovo piano Amat, previsto a partire dal 1 prossimo gennaio. “Mentre in consiglio comunale, nelle ultime ore, si è posta l’attenzione sulla gestione del tram, l’amministrazione non ha dato notizia della riorganizzazione delle linee bus che rischierà di ghettizzare interi quartieri periferici, isolandoli ancora di più dal resto della città. Ma ecco i numeri. Saranno soppresse ben 34 linee che infatti passeranno dalle 87 attuali a 53. Già da oggi sono state soppresse la 364 e la 365 che collegavano Pagliarelli a Borgo Molara. Ma la soppressione anche della 906 prevista dal 1 gennaio, finirà con lasciare a piedi l’intera borgata. Inoltre verranno soppresse fra le altre, la 923 che collega Boccadifalco a Baida e San Martino, la 105 Indipendenza/Ospedale di Via La Loggia, la 339 Ernesto Basile/Mezzomonreale, solo per citarne alcune. Il paradosso è che mentre in periferia i cittadini saranno ancor di più abbandonati, al centro città vengono potenziate la 101 che passa da 16 a 20 vetture e la 806 che collegherà il centro a Mondello. Ma non è finita qui, oltre la soppressione completa di 34 linee verranno modificati alcuni percorsi come ad esempio quello della 380 che taglierà fuori la via Sambucia”. “I cittadini stanno raccogliendo le firme e organizzando proteste civili per impedire che tale riorganizzazione entri in vigore. Siamo al loro fianco – proseguono – togliere il bus in periferia significa impedire il normale svolgimento delle azioni quotidiane come raggiungere le scuole, la banca o l’ufficio postale o semplicemente andare a fare la spesa. Chiediamo al Sindaco, all’Assessore Catania e all’Amat di sospendere immediatamente l’entrata in vigore del nuovo piano e convocare subito tutte le parti interessate, consiglio comunale, circoscrizioni e cittadini compresi, per trovare soluzioni alternative che non penalizzino intere comunità”.Già nel mese di giugno una delegazione di cittadini residenti nella quarta circoscrizione era scesa in strada lamentando “l’isolamento delle periferie”. A scatenare la protesta era stata la decisione di sopprimere temporaneamente le linee 906 Calatafimi/Molara e 923 Boccadifalco/Baida”.

“L’atto approvato dal consiglio comunale ha una portata storica per questa città sotto più aspetti – dichiara Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista Palermo – infatti entrerà in funzione il tram, che rappresenta la più grande opera pubblica realizzata in Sicilia negli ultimi decenni, ed ancora è stata messa in sicurezza l’Amat e il futuro dei lavoratori e si è affermata la scelta politica che le aziende partecipate possono essere gestite dal pubblico, sconfiggendo così le idee liberiste del Pd, secondo cui tutto si deve privatizzare, salvo poi magari salvare qualche banca con i soldi pubblici. L’impianto politico del provvedimento – continua Fumetta – ha retto alla prova del consiglio, l’Amat gestirà tutta la mobilità integrata della città (tram, segnaletica stradale, bus, car sharing, bike sharing), e soprattutto che verranno garantiti i livelli occupazionali così come c’era scritto nel nostro programma elettorale. La polemica del Pd su questa nuova tassa ha il sapore del qualunquismo se fatta dal partito che con il suo governo regionale deve oltre 60 milioni di euro all’Amat e quindi a tutti i palermitani costringendo quindi l’Amministrazione comunale a reperire nuovi fondi per non far fallire l’azienda e pensare al rilancio del servizio degli autobus. E purtroppo anche l’atteggiamento ostruzionistico che il Partito Democratico ha tenuto in consiglio comunale ha dimostrato che non erano disposti a trovare nessuna mediazione e che non hanno lavorato per il bene dell’Amat e della città”.

“Così come sono state pensate le Ztl saranno inefficaci – dice Nadia Spallitta del Pd – Innanzitutto va detto che se le associazioni dei consumatori dovessero presentare dei ricorsi li vincerebbero: le tariffe sono state introdotte in un contratto di servizio senza alcun regolamento o previsione di bilancio. Non è chiara quale sia la normativa di riferimento per l’Amministrazione dato che non è stato stabilito quali tipologie di vetture possano transitare o meno, così come non sono state determinate delle fasce orarie. Per la Giunta potranno circolare tutte le auto, sempre e comunque: basta pagare. Considero questo un caso anomalo sulla tariffazione e il progetto nella sua interezza non impone praticamente alcun limite. Il pagamento, da solo, non può essere considerato un deterrente, specie se si considera il vastissimo perimetro delle Zone a traffico limitato, che vanno dalla stazione centrale a via Notarbartolo). Dunque qualsiasi palermitano, anche per andare a lavoro o per accedere alle Ztl una volta al mese, dovrà pagare. Sui costi e sulle entrate esprimo qualche dubbio: il tram, nel primo anno, costerà circa 22 milioni e prevede incassi per 4 milioni, mentre nel secondo anno costerà 17 milioni e l’incasso dovrebbe restare lo stesso. Ai cittadini si chiedono 30 milioni, che non coprono solo il costo di gestione. A cosa servono le eccedenze? C’è un comma che prevede che le eccedenze debbano confluire nelle casse del Comune che, però, non ha fatto previsioni di Bilancio. Dunque il pagamento del pass è a tutti gli effetti una nuova imposta comunale. Vengono a determinarsi nuove entrate con una tassazione indiscriminata e ingiustificata da voci di spesa che non vengono specificate”.

“Il 28 dicembre, in conferenza stampa, dimostreremo che il Pd ha fatto l’inciucio – dice Giuseppe Milazzo di Fi – il Pd, per farsi votare qualche pensilina in più, ha venduto i palermitani votando gli emendamenti Mov139. Forza Italia ha votato solo i propri emendamenti volti alla riduzione delle tariffe, avremmo voluto che il Pd votasse con noi la riduzione a 60 euro ma non hanno voluto. Abbiamo ottenuto numerose agevolazioni, non è la nostra delibera, abbiamo votato contro: abbiamo la coscienza a posto. Ci rammarichiamo che il Pd abbia fatto un ostruzionismo solitario a danno dei palermitani. Il Pd ha presentato 450 emendamenti, ma appena entrato Orlando in Aula li ha ritirati di colpo”.

“In un momento particolare come quello che sta vivendo la nostra città – dice Francesco Scarpinato di Ncd – il mio gruppo ha presentato un ordine del giorno nel quale si impegna l’Amministrazione comunale affinché venga permesso alle Forze Armate in uniforme di potere viaggiare a titolo gratuito sia con il tram che con tutti gli altri mezzi del trasporto pubblico locale, in modo tale da dare un contributo attivo e fattivo alla lotta alla microcriminalità e al terrorismo. Gli uomini e le donne in uniforme rappresentano, infatti, uno spaccato importante nella nostra città e con la loro presenza, e agevolando i loro spostamenti all’interno di tutto il territorio cittadino, sicuramente i palermitani si sentiranno più sicuri e tutelati nel vivere il quotidiano, in quanto gli stessi sono rappresentazione dello Stato italiano”.

“La sceneggiata Ztl è terminata, il tram costa e a pagarlo saremo tutti quanti, abbiamo voluto la bicicletta e adesso bisogna “pedalare” lasciando l’auto a casa. Ho sempre sostenuto che il tram a Palermo non risolverà i problemi del traffico per via dei percorsi “astrusi”, non rispondenti alle reali necessità dei palermitani, e nessuno può farmi dimenticare la scelta costruttiva (mezzi ferroviari “pesanti”) che hanno obbligato a pericolose paratie che hanno tagliato in due interi quartieri e aumentato il traffico, causa restringimento delle carreggiate e dei semafori in vie già particolarmente trafficate. A questo aggiungiamo anche tutto il danno ambientale fatto. Ma adesso che c’è, bisogna farlo funzionare e presto. In tutte le città medio grandi, italiane ed europee, sono in vigore le Ztl, queste sono un mezzo che serve per compensare i maggiori costi dei mezzi pubblici e per disincentivare l’uso del mezzo privato, pertanto proprio non comprendo la posizione di chi, anche nel mio partito, intendeva bloccarne l’attuazione. Per altro se non rammento male il Pgtu, approvato nel 2013, conteneva le Ztl e il mio partito aveva contribuito alla sua approvazione. A mio avviso c’è stato un errore tattico gravissimo, bisognava parlare molto prima dei costi del tram, quando io come tanti altri abbiamo proposto diversi temi di discussione sulle opere collaterali e il suo finanziamento, bisognava trovare in aula una maggioranza che avesse come obiettivo migliorare la proposta della Giunta, ridefinire le Ztl diminuendone l’impatto sull’intera città, sul loro costo, eccessivo, su alcune compensazioni possibili. Tutto ciò non è stato fatto per colpa di chi in questi anni ha preferito non vedere per non disturbare le aziende costruttrici. Ancora una volta il Pd palermitano è stato protagonista di una battaglia, dell’ultim’ora, di minoranza e tesa a parlare soltanto alla pancia dei cittadini, senza, però, risolvere nulla. Le Ztl sono dappertutto, il tram da solo non si paga e l’Amat già adesso è in una situazione pre-fallimentare. Avrei voluto parlarne prima e non in piazza il 25 Natale”. Lo dice Maurizio Li Muli del Pd.

“Per dire no a questa Ztl, siamo pronti a chiamare a raccolta i cittadini raccogliendo le firme e indicendo un referendum comunale: bisogna opporsi a questo scippo in piena regola”. Lo dichiara il vice capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi Sandro Leonardi. “Non fare alcuna differenza tra un suv e una utilitaria la dice lunga sul vero obiettivo di questa amministrazione: usare la Ztl per fare cassa e coprire la propria cattiva gestione, anziché modernizzare l’Amat che va avanti solo grazie alla buona volontà dei suoi dipendenti – continua Leonardi – i 30 milioni saranno un bollo auto comunale che finanzia un servizio ridimensionato e inefficiente. Ma il sindaco Orlando ha fatto anche di peggio: oltre alla Ztl, ha anche deciso di aumentare tutte le strisce blu a un euro, con quasi mille stalli in più, senza prevederne di gratuiti. Il Pd ha avanzato le sue proposte chiedendo una differenziazione in base alla cilindrata, il no al taglio delle linee e obblighi precisi per l’Amat con un sistema di penali: emendamenti tutti bocciati dalla maggioranza – continua Leonardi – mi auguro solo che questa amministrazione faccia funzionare il tram a dovere, visto che per realizzarlo abbiamo sventrato la città, abbattuto mille alberi, fatto un mutuo da 87 milioni di euro. Due cordoli di cemento avrebbero permesso comunque di utilizzare gli autobus elettrici: non era forse più conveniente?”.

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