Tram, ok dalla Regione: non serve la variante urbanistica - Live Sicilia

Tram, ok dalla Regione| Non serve la variante al Prg

Il progetto non passerà al vaglio del consiglio comunale

PALERMO – Le nuove linee del tram di Palermo fanno un altro passo in avanti, anche se ci sono voluti nove mesi. Il dipartimento Urbanistica della Regione ha infatti risposto a un quesito di Palazzo delle Aquile chiarendo che non è necessaria una variante urbanistica per le tratte in costruzione: un problema non da poco, se si pensa che l’iter si era arenato proprio su questo punto.

Stiamo parlando nello specifico della linea A (Stazione centrale-Stadio), della B (Notarbartolo-Giachery) e della C (da corso Calatafimi a Orleans e quindi Stazione centrale), i cui cantieri sono già finanziati e in fase di progetto definitivo: il percorso burocratico però non si è ancora completato e la conformità urbanistica era proprio uno dei tasselli mancanti. Il punto sta tutto in una diversità di opinioni fra dirigenti e uffici che ha portato a una serie di lettere, pareri, interpretazioni e codicilli che ha di fatto rallentato l’iter, tanto da spingere il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, a rivolgersi alla Regione pur di dirimere la questione.

E dal Dipartimento Urbanistica è arrivata una nota che in realtà non è un vero e proprio parere: gli uffici regionali sono infatti sommersi da richieste di pareri degli enti locali che però non sarebbero dovuti, visto che spesso competono proprio ai comuni. Per questo il Dipartimento non dà una risposta specifica ai quesiti di piazza Pretoria, ma si limita a fare considerazioni generali. Il tema è che le opere inserite nei piani triennali devono essere già urbanisticamente conformi e comunque, se si tratta di realizzare servizi pubblici, anche se non conformi alle “specifiche destinazioni di piano”,  non significa che serva una variante con tanto di voto in consiglio comunale. Sulla viabilità, invece, il Prg comprende tutte le strade e quindi anche aree ciclabili, pedonali o destinate al trasporto pubblico locale.

Insomma, non serve la variante al Prg. Un modo che consente all’amministrazione Orlando di evitare che il tram finisca nelle pastoie del consiglio comunale, dove c’è una minoranza agguerrita contro il tram e dove i numeri della maggioranza (specie sulle delibere di mobilità) traballano vistosamente. Ma la scelta di bypassare Sala delle Lapidi non è passata inosservata, né è piaciuta al presidente del consiglio, Totò Orlando, che ad agosto aveva preso carta e penna per lamentare il fatto che l’Aula è stata di fatto scavalcata. Nel frattempo la competenza è passata di mano: a dare il visto di conformità sarà il capoarea Sergio Maneri e non più l’ingegnere capo Nicola Di Bartolomeo, che vi si era opposto.

“Un passo avanti che conferma come l’amministrazione si sia mossa e si stia muovendo nel solco del massimo rispetto della normativa urbanistica e dell’impianto delle linee guida del Prg per la mobilità sostenibile”, dice il sindaco Leoluca Orlando.

Adesso il Comune attende ancora il via libera regionale al Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, ottenuto il quale il progetto dovrebbe andare definitivamente in porto. Per l’assessore alla Mobilità Giusto Catania “dalla Regione arriva un punto fermo sul piano amministrativo che speriamo chiuda polemiche del tutto strumentali di chi si oppone al Tram per puro motivi ideologici”, con un riferimento neanche troppo velato a chi si è rivolto alla giustizia amministrativa per fermare il tram.


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