CATANIA – In quello che è un gioco delle parti che investe direttamente la Regione, sono i Comuni a temere il peggio. Il provvedimento di chiusura della discarica lentinese di Sicula Trasporti (attualmente in amministrazione giudiziaria), in una città come Catania ha fatto rivivere lo spettro di chiudere gli occhi ed immaginare di rivedere ingenti quantità di rifiuti gettati per strada.
Ecco perchè quella di ieri, è stata per il primo cittadino Enrico Trantino una giornata infuocata e di autentica emergenza. Passata quasi interamente con l’orecchio incollato al telefono nel tentativo di venire a capo della questione. “Va trovata una soluzione e vi chiedo di fare gioco di squadra”, ha ripetuto ai suoi interlocutori.
E tra la tarda mattinata ed il primo pomeriggio la questione pareva non riuscire a trovare una svolta. A quel punto, il passaggio clou è divenuto l’incontro in prefettura alla presenza anche di altri sindaci. Ma, soprattutto, con l’assessore Roberto Di Mauro in collegamento video da Palermo che a sua volta ha agganciato più volte telefonicamente il Governatore Schifani.
In serata lo stesso Di Mauro ha rilanciato l’opzione, destinata a concretizzarsi nelle prossime ore, con il conferimento dell’indifferenziata in ulteriori impianti dell’isola. Non può essere una soluzione definitiva: è semmai l’ennesimo atto d’emergenza e urgenza. La mattinata di oggi risulterà essere decisiva.
È stata la chiusura di una giornata interminabile nel corso della quale più volte è riecheggiata la costruzione dei termovalorizzatori in quel filo sottilissimo che si è rivelato essere la gestione delle discariche. E che evidentemente non regge più.