TRAPANI – Erano stati assunti attraverso una società di somministrazione del lavoro interinale, per lavorare in un centro commerciale di Trapani, con contratti part time per quattro ore giornaliere , sei giorni la settimana. Uno stipendio mensile pari a 500 euro, nella realtà non corrispondente a quello che invece avrebbero dovuto percepire: non lavoravano infatti 24 ore la settimana, ma semmai anche oltre le 70 ore settimanali.
Lavoratori sfruttati
Lavoratori sfruttati, e spesso costretti a rinunciare alle misure di sicurezza, dovendo fare talvolta anche gli operai muovendosi su strutture sopraelevate, a diversi metri di altezza. Costretti a piegarsi ai voleri dei datori di lavoro, pur di non perdere il posto di lavoro. Una indagine della polizia che ha svelato un sistema di sfruttamento dei lavoratori, dipendenti di un’azienda, con sede alla periferia di Trapani, che ha il marchio di una società leader nel campo del bricolage e del fai da te. I dipendenti , 19 in tutto, svolgevano, secondo l’indagine, mansioni del tutto diverse da quelle per le quali erano stati assunti. Ufficialmente, secondo contratto, dovevano fare i commessi, ma dai poliziotti che hanno condotto l’inchiesta, sono stati visti svolgere compiti variegati, da operai a addetti alla vigilanza notturna.
L’indagine
L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Trapani, dal pm Matteo Delpini, e condotta dalla squadra mobile, diretta dal vice questo Emanuele Fattori. Quattro le persone arrestate. Per loro il gip che ha firmato la misura cautelare, il giudice Caterina Brignone, ha deciso gli arresti domiciliari: sono due imprenditori nisseni, titolari del centro commerciale, il loro contabile, e un altro dipendente che aveva il compito di sovraintendere alle attività. I dipendenti di fatto invece di fare i commessi, hanno fatto anche i muratori ed i manovali, partecipando alla costruzione del centro commerciale.
Controlli quasi impossibili
Le indagini sono state condotte tra il febbraio e il giugno dell’anno scorso. L’azienda è stata sottoposta a controllo giudiziario. Tra i particolari emersi quello che in provincia di Trapani è difficile quanto impossibile eseguire i controlli nei posti di lavoro demandati all’ispettorato del lavoro. L’ufficio provinciale ha un capo ufficio ma non ha gli ispettori. a eseguire i pochi controlli che è possibile fare sono i carabinieri del Nil assegnati all’ispettorato, personale comunque insufficiente a vigilare dentro cantieri e aziende private.