Trapianto di rene a 4 anni |"Una storia che commuove" - Live Sicilia

Trapianto di rene a 4 anni |”Una storia che commuove”

Il piccolo eroe è stato operato al Centro Trapianti di Padova. I vertici dell'Asp di Catania: "Al bimbo e alla famiglia i nostri auguri".

 

ACIREALE – E’ una seconda rinascita. Riccardo (nome di fantasia) è nato una seconda volta all’ospedale di Padova, dove ieri pomeriggio è stato sottoposto ad un trapianto di rene. Un piccolo miracolo perche Riccardo, catanese, ha solo quattro anni. E’ inutile nascondersi, la sua storia ha commosso medici ed operatori. A seguire questo piccolo eroe è stata l’equipe dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Acireale, diretta da Giorgio Battaglia.

Non poteva rimanere nascosto in un cassetto questo lieto fine, e allora l’ufficio stampa dell’Asp ha diffuso un comunicato stampa per raccontare “che Riccardo ce l’ha fatta, ha una speranza”. Il piccolo è nato con delle anomalie al fegato e alle vie biliari e da quando ha 2 anni, a causa di un’insufficienza renale, è stato sottoposto alla dialisi peritoneale. Il suo percorso clinico è denso di ostacolo. “Per diverse peritoniti che ne compromettono il peritoneo – si legge nella nota dell’Azienda sanitaria –  all’età di 3 anni per Riccardo comincia l’emodialisi”. L’unica speranza a quel punto per lui e la sua famiglia, già con grosse difficoltà economiche, era un trapianto al rene.

E quella speranza si è trasformata in realtà. Giovedì alle 20 è arrivata una telefonata: Riccardo è partito per Padova. Grazie alla macchina del sistema sanitario e all’intervento della Prefettura di Catania, è stato messo a disposizione un aereo dell’aeronautica militare che è decollato da Ciampino. Ieri alle 15 il piccolo catanese è entrato in sala operatoria. In una di quelle stanze del Centro trapianti.

“È sicuramente una storia che commuove – afferma  Battaglia -, ma è anche una storia che ci rende orgogliosi, sia per la risposta di salute che poteva dare solo un Sistema sanitario universalistico come il nostro, fra i più avanzati nel mondo, il terzo per l’Ocse; sia per la gara di solidarietà che è scattata attorno al piccolo e alla sua famiglia. A tutti coloro che hanno offerto la loro disponibilità e il loro lavoro, rivolgo il mio grazie”.

Gioia nelle parole dei vertici dell’Asp Catania, Lia Murè, commissario straordinario, Maria Maugeri e Franco Luca, direttore amministrativo e dal direttore sanitario. “Si comprende la forza di lavorare in un sistema organico e competitivo quando si danno ai cittadini le risposte che si attendono, soprattutto in fatti e vicende come quelle raccontate. A Riccardo, lo chiamiamo anche noi con questo nome convenzionale, e alla sua famiglia rivolgiamo i nostri auguri”

I dirigenti ricordano il grande valore della donazione degli organi. “Allo stesso tempo ribadiamo con insistenza – si legge nella nota – la necessità di promuovere una cultura della donazione e del trapianto d’organi: la donazione degli organi è un atto di grande civiltà e di rispetto per la vita. Grazie a questa scelta Riccardo potrà giocare e crescere come qualsiasi altro bambino”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI