Trasporti, ScN: stop del TAR alla Regione sul servizio Messina-Villafranca

Trasporti, ScN: stop del TAR alla Regione sul servizio Messina-Villafranca

La nota del deputato regionale di Sud chiama Nord

PALERMO – Dopo il TAR di Catania, anche il TAR di Palermo con Ordinanza Collegiale assunta all’esito della Camera di Consiglio di ieri 16 dicembre, ha sospeso l’efficacia del Decreto del Dirigente Generale dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso gerarchico avanzato da Campagna e Ciccolo aveva annullato i provvedimenti del Comune di Messina di ATM SpA e del Comune di Villafranca istitutivi del prolungamento delle corse di ATM fino a Villafranca Tirrena, nonché della Circolare dello stesso Dirigente dell’Assessorato regionale che introduceva limiti stringenti – di fatto azzerandone la operatività – all’art. 99 della Legge regionale n. 3 del 31 gennaio 2024 che dava la facoltà ai Comuni turistici di estendere le linee di TPL urbano ai Comuni limitrofi.

In particolare, il TAR ha ritenuto necessario, in attesa della decisione nel merito del ricorso fissata per il 14 aprile 2026 di dover mantenere “impregiudicata la complessiva offerta di servizi di trasporto pubblico locale venutasi a creare con i provvedimenti del ricorrente Comune (di Messina)”, a conferma dell’evidente valenza generale dell’iniziativa dei Comuni di Messina e Villafranca e del servizio svolto da ATM SpA. Il TAR, inoltre, con particolare riferimento al paventato rischio della sicurezza del servizio, lamentato dai trasportatori privati, ha evidenziato che il servizio era stato “comunque oggetto di parere favorevole dei competenti uffici della motorizzazione civile”.

“La decisione del TAR di Palermo – commenta il deputato di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo – va nella direzione della tutela dell’interesse pubblico e della continuità dei servizi di trasporto pubblico locale. Il Tribunale ha ritenuto prioritario mantenere integra l’offerta di TPL costruita dai Comuni di Messina e Villafranca, riconoscendone la valenza generale e l’utilità concreta per i cittadini. È un pronunciamento importante anche perché chiarisce definitivamente che non vi sono criticità sul piano della sicurezza del servizio, come dimostrano i pareri favorevoli della Motorizzazione civile richiamati nell’ordinanza. In attesa della decisione nel merito, questa ordinanza rafforza un modello di mobilità integrata che risponde ai bisogni reali dei territori e che non può essere messo in discussione da atti che finiscono per comprimere servizi essenziali. Ancora una volta, conclude Lombardo, si conferma la bontà della norma voluta da Sud chiama Nord e la correttezza dell’azione intrapresa: la legge prevale su qualsiasi interpretazione burocratica o circolare amministrativa”.

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