Il gup di Palermo Mario Conte ha condannato a 3 anni di carcere ciascuno Giuseppa Amato e Alessandro Presti, marito e moglie accusati di avere nascosto, durante l’ultimo periodo della latitanza, il capomafia Gianni Nicchi, arrestato nell’abitazione della coppia il 5 dicembre del 2009. Per entrambi l’accusa era di favoreggiamento aggravato dall’avere agevolato l’associazione mafiosa. L’aggravante era stata però annullata dalla Cassazione in sede di riesame. Il gup, accogliendo l’istanza del pm, oggi, invece, l’ha nuovamente riconosciuta. Il processo è stato celebrato in abbreviato.
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