TRECASTAGNI (CT). Oli esausti riversati sul terreno, rifiuti inceneriti, plastica ed elettrodomestici seppelliti tra le erbacce, copertoni custoditi nei cassonetti per l’indifferenziata, ma soprattutto assenza di estintori, misure di sicurezza e nessuna traccia dei canali di gronda previsti dalla legge per convogliare il percolato. Le telecamere di Livesicilia hanno immortalato (FOTO) le condizioni in cui operano i lavoratori della Geoambiente all’interno di quella che, secondo l’amministrazione guidata dall’europarlamentare e sindaco Giovanni Barbagallo (Pd), dovrebbe essere un’isola ecologica.
Durante il sopralluogo, avvenuto alla presenza dei carabinieri della compagnia di Trecastagni, è venuto fuori un volto inaspettato della tanto decantata raccolta differenziata alle falde dell’Etna.
Punto primo la location, d’eccezione. L’isola ecologica lambisce lo storico palazzetto dello sport realizzato al costo di 3 milioni di euro per le universiadi del 1997 e mai utilizzato. La grande struttura che doveva ospitare tornei internazionali di pallavolo e basket è circondata da una cintura di rifiuti di ogni tipo che sono entrati a far parte della flora locale essendo stati mescolati con il terreno e le erbacce incoltivate del posto. Mentre si attende lo sblocco dell’ulteriore finanziamento di un milione di euro destinato al palazzetto abbandonato, sullo sterrato eletto a stazione di differenziazione dei rifiuti vengono trattati elettrodomestici, legno, ferro, plastica e umido FOTO.. E’ tutto un via vai di autocompattatori che entrano, scaricano e ripartono. Alla luce del sole plastica e scarti di elettrodomestici vengono mescolati con il terreno e in alcuni casi inceneriti.
LE REPLICHE. La Geoambiente Srl contattata da Livesicilia ha assicurato l’intervento tempestivo del commissario giudiziario Aiello nominato dal Tribunale. Giovanni Barbagallo, primo cittadino del Partito democratico ieri non era in sede ma, come ha confermato il vicesindaco Salvatore Torrisi, si trovava a Bruxelles per seguire le sedute del parlamento europeo. “Il centro di raccolta viene gestito dalla Geoambiente -spiega Torrisi- in questo momento stiamo formulando un piano d’ambito per individuare un’area per cercare di risolvere questi problemi. Non so -aggiunge il vicesindaco- se questo sarà il centro che noi destineremo alla raccolta differenziata. In questo momento l’intenzione è quella di risolvere queste problematiche per poi presentare un Piano fatto bene a livello regionale. Il centro di raccolta deve avere caratteristiche conformi alla legge”.