CATANIA – L’hanno invitata a dimettersi più volte, senza esito. Adesso sono pronti a chiederne ufficialmente le dimissioni, con il rischio, concreto, di andare a casa anche loro. Sono i 14 consiglieri comunali di Tremestieri (Giovanni Pappalardo, Francesco Gentile, Nerina Tomaselli, Ferdinando Smecca, Francesco Turrisi, Nino Romano, Evelyn Garofalo, Carmelo Urzì, Alessandro Consoli, Alessandro Zinna, Michelangelo Costantino, Mario Ronsisvalle, Alessandro Talbot e Sebastiano Di Stefano) che, stamani, esporranno in conferenza stampa i motivi della scelta e lunedì sera, a meno di ripensamenti, voteranno la sfiducia, facendo decadere così anche il Consiglio.
“Se dobbiamo arrivare a questo per mandare il sindaco Rapisarda a casa – spiega il presidente dell’assemblea cittadina e primo firmatario della mozione di sfiducia, Ferdinando Smecca – allora lo faremo. Sono due anni che il sindaco Rapisarda è stato eletto – prosegue – e non ha portato avanti nulla del suo progetto politico. Inoltre – prosegue – non coinvolge il Consiglio comunale”.
Un atteggiamento che secondo Smecca le avrebbe fatto perdere anche il sostegno dei suoi. “Dei 5 consiglieri che la sostenevano – continua – ora ne ha uno solo. Ha cambiato tre Giunte in due anni e non crediamo riesca a gestire la situazione delicata del nostro Comune, vincolato al Piano di rientro”.
Domani, il gruppo formalizzerà la sfiducia che verrà votata nel corso della seduta di lunedì sera.