CATANIA – “Posso affermare con assoluta certezza che tale annullamento, ripeto parziale, e la motivazione che lo sorreggerebbe si fonda – come sarà fin troppo facile dimostrare – su una circostanza incontrastatamente falsa.” Lo afferma il presidente del Tribunale di Catania, Bruno Di Marco, sulla sentenza del Tar del Lazio che accoglie il ricorso del presidente del Gip di Catania, Nunzio Sarprietro, sul decreto del Csm sulla nomina del presidente Di Marco. “Con riferimento ai recenti articoli di stampa circa l’annullamento della mia nomina a presidente del Tribunale di Catania – afferma Bruno Di Marco in una nota – devo in primo luogo chiarire, in base alle informazioni non ancora ufficiali in mio possesso, che il Tar del Lazio avrebbe pronunciato una sentenza di annullamento soltanto parziale, ossia limitata ad una presunta mancata valutazione da parte del Consiglio Superiore della Magistratura di una pretesa mia ‘grave omissione di vigilanza quale Presidente del Collegio penale del Tribunale di Gela’, non accogliendo nel resto il ricorso del dott. Sarpietro. Sennonché – osserva il presidente Di Marco – posso subito affermare con assoluta certezza che tale annullamento, ripeto parziale, e la motivazione che lo sorreggerebbe si fonda – come sarà fin troppo facile dimostrare – su una circostanza incontrastatamente falsa. Gli autori dovranno rispondere in sede penale di tale spregevole condotta. Intendo, infine, assicurare, fugando ogni gratuita illazione o suggestione in proposito – conclude il presidente Di Marco – che continuo a svolgere con assoluta pienezza di poteri, con altrettanta assoluta consueta ed incontaminata consapevolezza di doveri, con intatta serenità d’animo le mie delicate funzioni”. (ANSA).
CATANIA, 15 NOV – “Posso affermare con assoluta
certezza che tale annullamento, ripeto parziale, e la
motivazione che lo sorreggerebbe si fonda – come sarà fin troppo
facile dimostrare – su una circostanza incontrastatamente falsa”
Lo afferma il presidente del Tribunale di Catania, Bruno Di
Marco, sulla sentenza del Tar del Lazio che accoglie il ricorso
del presidente del Gip di Catania, Nunzio Sarprietro, sul
decreto del Csm sulla nomina del presidente Di Marco.
“Con riferimento ai recenti articoli di stampa circa
l’annullamento della mia nomina a presidente del Tribunale di
Catania – afferma Bruno Di Marco in una nota – devo in primo
luogo chiarire, in base alle informazioni non ancora ufficiali
in mio possesso, che il Tar del Lazio avrebbe pronunciato una
sentenza di annullamento soltanto parziale, ossia limitata ad
una presunta mancata valutazione da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura di una pretesa mia ‘grave omissione
di vigilanza quale Presidente del Collegio penale del Tribunale
di Gela’, non accogliendo nel resto il ricorso del dott.
Sarpietro. Sennonché – osserva il presidente Di Marco – posso
subito affermare con assoluta certezza che tale annullamento,
ripeto parziale, e la motivazione che lo sorreggerebbe si fonda
– come sarà fin troppo facile dimostrare – su una circostanza
incontrastatamente falsa. Gli autori dovranno rispondere in
sede penale di tale spregevole condotta. Intendo, infine,
assicurare, fugando ogni gratuita illazione o suggestione in
proposito – conclude il presidente Di Marco – che continuo a
svolgere con assoluta pienezza di poteri, con altrettanta
assoluta consueta ed incontaminata consapevolezza di doveri, con
intatta serenità d’animo le mie delicate funzioni”. (ANSA).