CATANIA. Archiviata la querela del sindaco e dell’intera giunta municipale di Fiumefreddo di Sicilia contro il coordinatore provinciale del Megafono, Giuseppe Caudo. Così ha deciso il gip di Catania Francesco D’Arrigo dopo l’udienza in cui i querelanti, tramite il legale Michele Pansera, si erano opposti alla richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero. Secondo il giudice, come scritto nell’ordinanza di archiviazione, “la condotta di Giuseppe Caudo è certamente inquadrabile nel diritto di critica politica”. Non solo. Quella frase, “una città governata con superficialità se non addirittura in totale illegalità”, diffusa in un comunicato stampa dopo aver appreso delle perquisizioni compiute dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Riposto al comune di Fiumefreddo di Sicilia e nelle abitazioni di alcuni tecnici comunali, nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto dei lavori di ristrutturazione di piazza Botteghelle, non sarebbe per il gip necessariamente riconducibile, inoltre, al sindaco ed alla giunta attuali.
Non sussisterebbero, quindi, elementi per sostenere l’accusa in giudizio. Affida al proprio profilo facebook il commento alla notizia dell’archiviazione il coordinatore provinciale del Megafono. “Oggi finalmente si chiude definitivamente questa brutta pagina della politica della mia città – scrive Giuseppe Caudo – Sono grato per la celerità e la perizia che gli inquirenti hanno dimostrato nell’accertamento dei fatti, rinnovo la mia fiducia nella magistratura e nell’operato delle forze dell’ordine alle quali va rivolto un plauso per l’ impegno dimostrato quotidianamente contro il malaffare e la criminalità organizzata. Ma adesso è tempo di ripristinare gli equilibri in un paese che sconta una spaccatura politica inutile, dettata solo dagli egoismi di alcuni esponenti politici che anziché collaborare al benessere allo sviluppo del territorio lo hanno caratterizzato con lotte intestine evitabili. Oggi – conclude Caudo, preannunciando per domani mattina una conferenza stampa proprio in piazza Botteghelle a Fiumefreddo di Sicilia – è dunque arrivato il tempo del risarcimento del danno causato non soltanto a me, ma alla comunità politica di Fiumefreddo. Un danno causato da un’accusa ingiusta. Chi ha sbagliato a questo punto dovrà pagare come dichiarava alla stampa il sindaco Alosi a margine della querela del marzo scorso”. Alla conferenza stampa sarà presente anche il difensore di fiducia Mario Savio Grasso.
“Prendiamo atto della decisione del giudice – commenta il primo cittadino Marco Alosi – Naturalmente restiamo convinti della natura diffamatoria di quella frase. Ne è dimostrazione il fatto che nella conferenza stampa, indetta all’epoca, Giuseppe Caudo corresse il tiro rispetto alle precedenti dichiarazioni e diede atto che questa amministrazione ha operato sempre nella legalità. Voglio ricordare – prosegue il sindaco – che nessun componente di questa amministrazione ha procedimenti pendenti. Possiamo senz’altro dare lezioni di integrità morale. Valuteremo – conclude Marco Alosi – se è il caso e se ci sono i presupposti per ricorrere in Cassazione”.