PALERMO – E’ uno dei tanti doppi ex del derby siciliano. Tanino Troja, palermitano doc e rosanero nel sangue, ha però giocato un anno con la maglia del Catania, esattamente nella stagione 1976/77. Un anno in cui Troja giocò anche un derby contro il Palermo al Cibali; il ritorno invece, in programma alla Favorita, lo saltò per troppo amore nei confronti dei colori rosanero: “Pregai il mister Di Bella di non farmi giocare – dice Troja a LiveSicilia – non riuscivo a giocare contro il Palermo nella mia città. Dissi all’allenatore di inventare qualcosa, non potevo assolutamente giocare.Mi tremavano le gambe”.
La gara di domenica è però tutta un’altra storia: “Infatti – dice l’ex bomber rosanero – il Palermo in una situazione del genere negli ultimi dieci anni non si è mai trovato. È una gara particolare. Ai nostri cugini diciamo che una partita la si può anche perdere, del resto i rosanero hanno sempre dato la possibilità al Catania di batterci al Massimino (scherza). Al di là di tutto, spero anche in un derby giocato con onore da entrambe le formazione e che nonostante il risultato ci sia un abbraccio importante tra le due realtà. Questa è la cosa più importante. Chi può essere decisivo? Miccoli per il Palermo anche se Ilicic potrebbe essere una carta importante. Entrambi devono assolutamente giocare questa partita. Per quanto riguarda il Catania credo che Gomez e Bergessio siano due giocatori da derby. Due che queste partite le sanno davvero giocare”.
Troja di derby ne ha giocati tanti: “Sì, ne ricordo tanti. Quello che però mi ha fatto più contento è uno giocato in Coppa Italia, vincemmo 4-1 e segnai una doppietta. Fu una gara molto emozionante per me, la ricordo ancora. Passato catanese? Sono stato trattato molto bene a Catania, ho tanti amici, ho un gran bel ricordo. Ovviamente per domenica tiferò Palermo, i rosanero hanno bisogno dei tre punti. Ma faccio i complimenti al Catania per il grande campionato disputato. Viva la Sicilia”.
