"Troppa immondizia a Siculiana" |Catanzaro scrive a Crocetta - Live Sicilia

“Troppa immondizia a Siculiana” |Catanzaro scrive a Crocetta

Crocetta ordina di nuovo a dodici comuni di portare la spazzatura nella discarica dell'Agrigentino. I gestori chiedono la marcia indietro: "Rischio saturazione, arrivano 150 camion al giorno".

PALERMO – Prima c’erano stati gli appelli di prefetto, sindaco e sindacati. Poi le prese di posizione della “Catanzaro Costruzioni”, la società che gestisce la discarica di Siculiana, che aveva messo nero su bianco il rischio saturazione dell’impianto. Adesso, dopo la nuova ordinanza del presidente della Regione con la quali è stato ordinato, fra le altre cose, ai Comuni di Campobello di Mazara, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna, Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, Vita, Gibellina e Trapani di conferire i rifiuti dal 28 aprile al 31 maggio presso la discarica di contrada Materna (Siculiana), i gestori dell’impianto hanno scritto, ancora una volta, al presidente della Regione, Rosario Crocetta, all’assessorato regionale all’Energia guidato da Vania Contrafatto e, per conoscenza, alla prefettura di Agrigento, al sindaco di Siculiana, al sindaco di Montallegro, all’ex provincia di Agrigento e all’Arpa, per chiedere la revoca immediata delle ordinanze. “In plurime occasioni – si legge nella nota – si è già segnalato il fatto che, giusta precedenti ordinanze di pari tenore a quella in oggetto, si ordinava il conferimento presso la discarica gestita dalla scrivente di un quantitativo di rifiuti eccessivo. Addirittura, si ordinava il conferimento da parte di circa 50 Comuni (la quasi totalità della provincia di Palermo ad eccezione del capoluogo e di alcuni Comuni minori), seppur a giorni alterni. In quelle occasioni si indicavano analiticamente le ragioni che sconsigliavano, anzi avrebbero dovuto impedire, di ordinare un conferimento così ingente di rifiuti. Ragioni legate sia a considerazioni di carattere tecnico, sia, in misura maggiore, ad esigenze di rispetto della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ciò posto, spiace rilevare che, ai fini dell’adozione del provvedimento contingibile e urgente in oggetto, le nostre segnalazioni e le relative motivazioni non sono state prese nella debita considerazione che esse meritavano”. Le motivazioni del dissenso, come spiega l’azienda, “nascono dal superamento della capacità di trattamento giornaliera dell’impianto, nonché allo sproporzionato numero di conferimenti giornalieri, che, in alcune occasioni, raggiunge quasi 150 camion in un solo giorno senza considerare i camion che si aggiungono per effetto dell’ordinanza di cui all’oggetto. Il numero elevato di conferimenti determina una inevitabile e insostenibile situazione di oggettivo pericolo, legato alla viabilità e al pregiudizio che arreca anche rispetto alla corretta funzionalità dell’impianto stesso”.

Allarme condiviso tanto dal sindaco di Siculiana, Mariella Bruno, quanto dal segretario di Cgil, Massimo Raso, che hanno dichiarato come Agrigento non ci stia a fare da pattumiera per l’intera Sicilia. “Abbiamo subito ingenti danni a seguito dell’ultima chiusura della discarica – ha detto Bruno – per i maggiori costi legati alla maggiore distanza, nonché per la maggiore tariffa applicata dalle altre discariche. Comprendo le difficoltà cui deve far fronte il governo regionale e, tuttavia, essere solidali non può comportare gravi danni e disagi come è già avvenuto”. L’emergenza, però, è nuovamente alle porte.

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