Truffa all'Ue nella base di Sigonella: c'è la prima udienza

Catania, truffa all’Ue nella base di Sigonella: c’è la prima udienza

L'indagine, il Riesame, la Procura europea

CATANIA – Avrebbero ottenuto contributi per l’agricoltura indebitamente. Una tipologia di reato diffusa e in ascesa, purtroppo, a scapito degli agricoltori onesti. Questo caso però fortunatamente è a dir poco singolare, per fortuna. Loro avrebbero chiesto i contributi per i terreni dell’Aeronautica a Sigonella.

Per il caso, una decina di giorni fa, i Carabinieri del reparto Tutela agroalimentare di Messina, hanno sequestrato i beni appartenenti a tre persone. Sono indagate a vario titolo per truffa attraverso l’indebita percezione di contributi per un totale di 375 mila euro.

Ora si va al Riesame. Gli indagati sono due fratelli, l’ex responsabile di un Caa, Centro di assistenza agricola e il titolare dell’impresa individuale. E assieme a loro c’è pure la convivente di quest’ultimo (operatrice del Caa), deputata, per l’accusa, al controllo circa la veridicità di quanto oggetto di dichiarazioni dell’istante.

Sequestro pure all’operatrice

Gli indagati sono tutti e tre e il sequestro, dal valore complessivo di 441 mila euro, li riguarda tutti. Compresa la ragazza, una 27enne, difesa dall’avvocato Francesco Antille, che non è accusata di aver  messo un solo euro in tasca.  Per lei il Riesame è in programma giovedì prossimo, ma è probabile che slitti di 7 giorni.

Il motivo? Mancano ancora alcune carte dalla Procura Europea. Per l’accusa, la collaborazione della ragazza avrebbe permesso di indurre in errore l’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. In questo modo l’azienda avrebbe percepito indebitamente, per le campagne agricole dal 2020 al 2023, contributi pubblici destinati al comparto agricolo per un totale di 375.452,57 euro.

Il Tribunale di Libertà

Ma un primo momento della verità arriverà a giorni. Ci sono dunque i ricorsi al Riesame. Il sequestro è stato disposto dal Gip di Catania, su richiesta della Procura Europea. L’impresa, secondo l’accusa, si era aggiudicata la gara per l’esecuzione di un servizio di “sfalcio d’erba” nel sedime aeroportuale militare di Sigonella.

Ma poi avrebbe usato quel contratto, quella concessione per svolgere il servizio, per chiedere surrettiziamente contributi europei. La superficie in questione è decisamente importante, dato che si parla di 368 ettari ricadenti tra le province di Siracusa e Catania.

La concessione è dell’Aeronautica

È chiaro che la concessione dei terreni non era certo loro e che, peraltro, in quei terreni non potevano svolgere alcuna attività agricola. La concessione è dell’Aeronautica Militare per fini istituzionali.

Secondo i carabinieri, inoltre, la presunta truffa sarebbe stata strumentale anche all’assegnazione di ben 317 titoli di pagamento, del complessivo valore di euro 65 mila euro. Titoli che a partire dall’anno 2020 sarebbero stati conferiti dall’Agea alla ditta individuale. 


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